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Arriva BeReal. Cos'è e perché sta spopolando

BeReal, social media che incita gli utenti a essere reali e sinceri, sta guadagnano i favori della rete e instaura una lotta contro Instragam. Ecco perché

Arriva BeReal. Cos'è il nuovo social network e perché sta spopolando

BeReal è un’app di social media nata in Francia e disponibile dal 2020. Dopo quasi due anni di relativo anonimato è esplosa all’inizio del 2022 e si è presto guadagnata l’etichetta di “anti Instagram” perché, al contrario del social di Meta (gruppo proprietario anche di Facebook e WhatsApp) invita gli utenti a essere loro stessi.

Una filosofia che comporta la pubblicazione di fotografie senza filtri e imbellettamenti di varia natura, ognuno si presenta così com’è, con le proprie imperfezioni e, possibilmente, senza pose per conferirsi un appeal. Niente di tutto ciò. Chi usa BeReal lo fa per non dovere nascondere nulla.

L’esodo verso BeReal

Chi sceglie BeReal, anche se in modo silente, lancia frecciate contro l’obbligo di bellezza e l’ostentazione di benessere tanto cara ad altre piattaforme, Instagram in primis ma non solo. In modo più cosciente, invece, gli utenti di BeReal si schierano contro la logica degli influencer e dell’uso indiscriminato dei filtri per ritoccare le fotografie, alla ricerca di quei giochi di luce e riduzioni che fanno apparire più giovani, belli e adeguati ai criteri estetici della società.

BeReal punta all’indipendenza di sé e del pensiero, tant’è che non esistono né follower né like, in linea con lo spirito della rete sociale stessa, il cui spinoff è “Be Yourself, Be Real” ossia “sii te stesso, sii reale”. L’app gratuita, esiste per dispositivi Android e iOS e incarna la volontà, neppure troppo tacita, di staccarsi dai social senza però rintanarsi del tutto nella vita offline.

Come funziona BeReal

Dopo avere installato l’app sul proprio smartphone gli utenti ricevono una notifica (una sola) al giorno in orari sempre diversi. È l’invito a scattare una fotografia facendo uso della fotocamera anteriore del cellulare e una con quella posteriore. Lo scopo è semplice e diretto: immortalarsi come si è nel luogo in cui ci si trova entro due minuti dal momento in cui è giunta la notifica. Le fotografie possono essere pubblicate anche oltre i due minuti di tempo concessi e, ça va sans dire, l’utente può anche scegliere di non pubblicarle.

Attualmente conta 10 milioni di utenti attivi, pochi se si considerano gli utenti di altre piattaforme (senza per forza scomodare i 2,91 miliardi di utenti Facebook) ma rappresentativi di un movimento che ha scelto di non dovere apparire a tutti costi e che si limita a essere. Un approccio persino presocratico a un dilemma umano.

I giovani cercano spazio

BeReal è frequentata soprattutto da giovanissimi. E non è una novità di rilievo, così come testimonia TikTok i cui utenti al di sotto dei 24 anni rappresentano circa il 70% del totale. Questo vuole dire che gli over 30 sono considerati “vecchi”. I giovani cercano piattaforme social al riparo dagli occhi dei genitori e Facebook, Instagram e Twitter non si prestano più a questa necessità di evasione. Allora sondano e cercano nuovi territori virtuali nei quali accasarsi. TikTok è indice di popolarità e sinonimo di ostentazione, BeReal è l’antitesi di tutto ciò e c’è chi sceglie di stabilircisi in pianta stabile. Sono pochi rispetto alle centinaia di milioni di utenti che scelgono altre piattaforme, ma esprimono loro stessi in modo più sincero e diretto.

Funzionerà? Domanda lecita e persino irrilevante, perché il fatto che esista una gioventù avulsa dai meccanismi del “bello, ricco” è una ventata d'aria fresca.

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