Scienze e Tecnologia

Il Metaverso di Facebook è già il regno delle molestie sessuali

Il Metaverso di Facebook è già teatro di molestie sessuali: sulla piattaforma voluta da Meta, uno sconosciuto ha molestato una utente di Horizon Worlds

Il Metaverso di Facebook è già il regno delle molestie sessuali

È passata qualche settimana dalla creazione di Meta e dell'ampliamento del Metaverso, ma il gruppo a cui fa capo Facebook ha già le prime grane. Problemi non da poco, in quanto all'interno della realtà virtuale di Zuckerberg si sarebbero verificati casi di molestie sessuali.

Teatro dell'aggressione, la realtà virtuale di Horizon Worlds. Una piattaforma dove è possibile riunire fino a 20 avatar alla volta per uscire, esplorare l'ambiente interattivo o costruire dall'interno il proprio mondo virtuale. Caratteristiche che per qualcuno ricordano da vicino un altro mondo virtuale più o meno "fai da te": Minecraft.

Molestie sessuali nel Metaverso Facebook

L'episodio risalirebbe a fine novembre, quando una utente oggetto delle attenzioni indesiderate ha denunciato l'accaduto sul gruppo Facebook dedicato ai beta tester di Horizon Worlds. La partecipante al beta test ha affermato di essere stata accarezzata e toccata da uno sconosciuto, mentre con il suo avatat utilizzava la piattaforma.

"Le molestie sessuali non sono uno scherzo già nella normale rete Internet, ma essere in realtà virtuale lo porta a tutto un altro livello di intensità" - ha scritto la donna - "Non solo sono stata toccata e molestata la scorsa notta, ma il supporto alle molestie di chi era intorno a noi mi ha fatta sentire isolata nella zona Plaza".

Accuse piuttosto gravi, a cui Meta ha risposto sostenendo che si sia trattato di un episodio "assolutamente sfortunato" e che la donna avrebbe dovuto attivare la "Safe Zone" per bloccare l'interazione di qualsiasi altro avatar con il suo. Peccato però che nessuno sarebbe intervenuto per ricordarle tale opzione e che - anzi - sembrerebbe abbiano colpevolmente sostenuto il molestatore. Discutibile anche il fatto di sostenere che alla base del tutto vi sarebbe un errore della vittima, colpevole di non aver mantenuto la lucidità in un tale inaspettato frangente.

Vivek Sharma, vicepresidente di Horizon per Meta, ha sottolineato in aggiunta che tale "sfortunato" episodio rappresenta un ottimo feedback e servirà per ottimizzare ancora la funzione di protezione, rendendola sempre più evidente e facile da attivare.

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