Scienze e Tecnologia

Satelliti, Internet, reti: la sfida spaziale dell'Europa

Passa Secure Connectivity, piano europeo per dei satelliti da connessione Internet. La soddisfazione di Massimiliano Salini, relatore di Forza Italia del provvedimento

Satelliti, Internet, reti: la sfida spaziale dell'Europa

La questione della connessione Internet via satellite e della sicurezza delle reti è emersa di recente nel dibattito pubblico dopo il caso del braccio di ferro tra Elon Musk e il Pentagono sulle connessioni garantite all'Ucraina. Il magnate di origine sudafricana ha chiesto al Pentagono di coprire le spese sostenute per garantire a Kiev la connettività prima di tornare a fornirla in forma agevolata, ma il dibattito apertosi ha segnalato la necessità di governare al meglio la nuova frontiera dell'internet via satellite anche in Europa.

Nella giornata del 13 ottobre il Parlamento Europeo ha dato il primo via libera al nuovo programma Secure connectivity nel quadro della Commissione Industria dell'emiciclo di Strasburgo. Dopo la sua realizzazione, il programma porterà in orbita quello che rappresenterà "terzo pilastro" dell'attuale Programma spaziale Ue in vigore, accanto ai servizi satellitari Galileo (localizzazione) e Copernico (osservazione della Terra).

In futuro, questi nuovi satelliti saranno utili da un lato per gli enti governativi e le agenzie dell'Ue, dai vigili del fuoco alle delegazioni dell'Ue in tutto il mondo, per un accesso sicuro a Internet garantito nella privacy e nel flusso dati. D'altra parte, questo programma fornirà ai cittadini europei un migliore accesso a Internet di qualità e a prezzi accessibili, sia in Europa che a livello globale.

I membri dell'Europarlamento della Commissione Industria hanno sottolineato che l'intero ecosistema spaziale europeo debba essere coinvolto, con particolare attenzione alle Pmi e alle start-up. Inoltre, i membri insistono anche sulla sostenibilità di questi nuovi satelliti. La connettività sicura europea mirerà ad essere un esempio di sostenibilità spaziale e ambientale. Questo programma stabilirà nuovi standard per le costellazioni satellitari riguardanti la gestione detriti spaziali, l'inquinamento luminoso e l'impronta di carbonio, risultando la più avanzata dimostrazione di integrazioni di questo tipo su scala globale.

A meno di sette mesi dalla sua introduzione da parte della Commissione europea, il Parlamento europeo è ora pronto a negoziare con il Consiglio un programma ambizioso che rafforzerà l'autonomia strategica europea. "L'obiettivo è creare una costellazione di satelliti europei al top dell'innovazione: un sistema di comunicazione sicura e flessibile a disposizione degli Stati membri, che consenta un accesso alla banda larga satellitare tale da raggiungere anche le zone più remote", afferma in una nota l'europarlamentare Massimiliano Salini (Fi-Ppe), relatore per il Partito popolare europeo sulla Secure connectivity e già relatore del Programma spaziale europeo 2021-2027. "L'aggressione militare russa all'Ucraina conferma quanto sia rilevante e urgente la capacità di dispiegare un'infrastruttura satellitare autonoma che garantisca connettività sicura", e il riferimento all'azione di Musk segnala la necessità di promuovere un'agenda a sé per l'Europa.

Il testo di Secure Connectivity, per Salini, "in particolare evita distorsioni negli appalti; promuove trasparenza e concorrenza; oltre a scommettere sulle nostre eccezionali industrie tradizionalmente impegnate nei servizi spaziali, prevede un importante coinvolgimento delle piccole e medie imprese, alle quali verrebbe riservata una quota minima del 30 per cento dei subappalti nei contratti oltre i 10 milioni di euro" nel quadro del partenariato pubblico-privato. L'autonomia strategica può essere una sfida tecnologica ed economica che, nel campo dei satelliti, può valorizzare anche le industrie italiane, da Leonardo e Avio ai piccoli attori della costruzione di satelliti di ridotta dimensione.

Facendo coincidere dimensione comunitaria e sfera nazionale nella valoirizzazione della corsa allo sviluppo strategiico del Vecchio Continente.

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