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La "trappola" di San Valentino: è boom di truffe

San Valentino a rischio per le truffe: una società di cybersicurezza lancia l'allarme per quanto riguarda le app di incontri

 La "trappola" di San Valentino: è boom di truffe

A San Valentino le truffe corrono sul Web. Un vero e proprio boom quello che sta coinvolgendo diverse app di incontri, come riferito dagli esperti di cybersecurity di Kaspersky. I truffatori puntano diretti verso chi è alla ricerca dell'anima gemella, o anche solo di un appuntamento per trascorrere una serata in compagnia.

Non è inusuale che i cybercriminali sfruttino le ricorrenze per indurre gli utenti a cadere nelle truffe. Spesso è il Natale a essere tirato in mezzo agli schemi dei truffatori, ma non in via esclusiva. Come dimostrano appunto le nuove minacce in arrivo a febbraio.

Tra l'altro le app di incontri come Tinder oppure OkCupid portano per loro natura gli utenti a rivelare informazioni anche di una certa sensibilità. Facile quindi intuire come possano risultare molto appetibili per i cybercriminali. Tanto che circa il 14% degli utenti delle varie app ha dichiarato di essere stato vittima di doxing.

Come specificato da Kaspersky, in questo periodo "il rischio di cadere vittima di trappole digitali come il doxing - ovvero la pratica di cercare e pubblicare online dati personali di altri utenti per scopi malevoli" è segnalato come in forte aumento. Tra le vulnerabilità sfruttate dai truffatori anche la possibilità di accedere alle app attraverso i propri account social (spesso non occultati alla vista di occhi indiscreti).

San Valentino a rischio? Come difendersi dalle truffe

Cosa fare per non cadere in "trappola" durante il periodo di San Valentino? Innanzitutto occorre agire con cautela, evitando di rivelare informazioni sensibili attraverso i propri canali social. Non di rado sono presenti addirittura indicazioni specifiche riguardanti il luogo di lavoro o di studio.

All'interno delle app sarà necessario evitare di fornire informazioni dettagliate su di sé, lasciando certe "rivelazioni" alle conversazioni dal vivo. Occhio anche alle applicazioni stesse, che si raccomanda vengano scaricate soltanto attraverso canali ufficiali o certificati come ad esempio Google Play o App Store.

Diffidare infine dei messaggi email ricevuti da sedicenti donne alla ricerca di un partner. In questi casi vengono forniti link all'interno dei quali verranno raccolte le preferenze dell'utente.

Si tratta di siti costruiti per somigliare alle piattaforme ufficiali, ma al contrario studiati per sottrarre dati sensibili.

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