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WhatsApp, più privacy: i messaggi effimeri dureranno 24 ore

WhatsApp punta sulla privacy: presto i messaggi effimeri dureranno solo 24 ore, rispetto ai 7 giorni fissati attualmente per l'opzione

WhatsApp, più privacy: i messaggi effimeri dureranno 24 ore

WhatsApp dispone da qualche tempo della funzionalità messaggi effimeri: attivando questa opzione, quanto scambiato all'interno della chat viene automaticamente eliminato una volta trascorsi 7 giorni dall'invio. Un periodo da qualcuno ritenuto troppo esteso, per questioni legate principalmente alla tutela della privacy e della riservatezza. Il team al lavoro sull'applicazione sembra però aver considerato i feedback ricevuti ed essersi organizzato di conseguenza: presto sarà possibile far durare i messaggi effimeri solo 24 ore.

A renderlo noto è ancora una volta la redazione del sito WABetaInfo, costantemente alla ricerca delle prossime novità in arrivo per l'applicazione. La caratteristica viene indicata come "under development" ovvero in fase di sviluppo. Non è dato a sapere quando avverrà il rilascio vero e proprio, di certo bisognerà attendere uno dei prossimi aggiornamenti. A quanto pare saranno interessate anche le versioni "non mobile" del servizio ovvero quelle accessibili da computer attraverso il client ufficiale o dal browser.



Questo il post condiviso su Twitter: "WhatsApp sta testando un'opzione 24 ore per i messaggi effimeri! La funzionalità cancellerà automaticamente i messaggi dopo 24 ore. È in fase di sviluppo e sarà resa disponibile in un futuro aggiornamento per iOS, Android e Web/desktop".

È bene precisare che l'opzione "24 ore" non andrà a sostituire l'attuale "7 giorni", ma la affiancherà. Sarà così possibile disporre di un'alternativa e di una maggiore libertà di scelta.

I messaggi effimeri sono disponibili fin dallo scorso anno. Negli ultimi mesi si è parlato più volte anche della possibile introduzione, sempre da parte di WhatsApp, di una funzionalità utile per la distruzione automatica di immagini e video, così da non lasciare traccia nel caso dello scambio di foto o filmati compromettenti.

Un'ennesima mossa dell'azienda d Zuckerberg per convincere gli utenti di quanta attenzione sia riposta nei confronti del rispetto della privacy.

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