Creatività in sanità o healthymagination cioè un'assistenza migliore ad un numero sempre maggiore di persone grazie a innovazioni che riducono i costi e migliorano la qualità delle cure. É un grande progetto. Un obbiettivo di grande rilevanza. Lo sviluppo di nuovetecnologie e la ricerca di efficaci soluzioni può contribuire a vincere le sfide della sanità. In tutti i Paesi occidentali i ritmi di crescita della spesa sanitaria sono insostenibili, si rischia un vero collasso. La diagnostica sempre più approfondita, l'invecchiamento della popolazione, le nuove terapie oncologiche e neurologiche, moltiplicano i costi anno dopo anno. In futuro cresceranno in modo esponenziale i pazienti colpiti da scompenso cardiaco, diabete, malattie metaboliche, ictus, Alzheimer, Parkinson. Nell'assistenza sanitaria è obbligatorio cercare nuove strade per abbattere i costi, migliorare l'efficacia dei trattamenti e ridurre al massimo gli sprechi. Non vi sono alternative, tutti gli attori del mondo sanitario sono impegnati in questa sfida: gli Stati, le Regioni, i singoli ospedale e le grandi industrie farmaceutiche e biomedicali che hanno sviluppato la propria attività nel mondo della salute.
Tra queste vi sono molti giganti, alcuni, come la statunitense General Electric, sono attive da più di un secolo. Fondata nel 1878 da Thomas Edison questa conglomerate statunitense fa parte dell'indice Dow Jones della Borsa di Wall Street dal 1896, presente in 160 Paesi con 300mila addetti, ha un volume di ricavi di 105 miliardi di dollari: 50 negli Usa, 20 in Europa, 16 in Asia e Pacifico,9,5 in Canada e America latina, 8,6 in Medio Oriente e Africa. Con la divisione Healthcare (53mila dipendenti e 2mila ricercatori) migliora ogni fase della cura del paziente, dai test di screening e di prevenzione per una diagnosi precoce e di genere, al controllo del paziente e dell'efficacia delle sue terapie, al monitoraggio del malato in condizioni critiche. Le sue apparecchiature sono impiegate in anestesia e rianimazione, per procedure d'interventistica cardio-radiologica, in terapia intensiva, neonatologia, ginecologia, per il monitoraggio domiciliare del paziente. Coprono ogni aspetto dell'imaging diagnostico: dall'ultrasonologia alla densitometria ossea, dalla risonanza magnetica nucleare, alla radiologia, dalla mammografia alla tomografia computerizzata ed all'imaging molecolare passando per le soluzioni di IT e la condivisione di dati e immagini. Con sistemi mobili e fluoroscopici di imaging contribuisce anche all'efficacia della chirurgia mini-invasiva per la diagnostica immediata consentendo l'effettuazione di interventi chirurgici nel cardiovascolare, ortopedia, urologia, chirurgia generale.
In Italia General Electric è presente da 90 anni ed oggi impiega 11.600 persone con un giro d'affari di oltre 3 miliardi di euro. Ha 23 sedi principali, un centro per la formazione manageriale, due centri di ricerca e sviluppo, dieci stabilimenti di produzione. Partecipa alla ricerca preclinica sviluppando soluzioni innovative con strumentazione e reagenti per l'industria farmaceutica. Ha sviluppato il concetto di innovazione inversa (reverse innovation): nuove tecnologie elettromedicali sviluppate per Paesi emergenti e poi adattate come soluzioni di qualità a costi contenuti anche nel mondo occidentale.
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