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Tedeschi favoriti a S. Patrignano in un europeo stregato per l’Italia

La corazzata germanica mette un’ipoteca sul risultato Azzurri all’asciutto dal 1963

Alberto Cagnato

Centocinquanta giornalisti accreditati da tutta Europa, nove televisioni di Stato che seguono in diretta l’avvenimento: questi dati la dicono lunga sull’importanza della «quattro giorni» di grande equitazione imperniata sul 28° Campionato Europeo di salto ostacoli, in pieno svolgimento a San Patrignano. La manifestazione, che terminerà domenica, torna in Italia dopo 43 anni di assenza: l'ultima edizione ospitata dal nostro Paese era stata Roma nel 1963, quando a Piazza di Siena gli azzurri ottennero il loro ultimo successo in questa manifestazione: oro per Graziano Mancinelli, in sella a Rockette. Per gli amanti delle statistiche va ricordato che l’Italia si è aggiudicata soltanto due europei: l’altro risale al 1959 a Parigi quando trionfò Piero D’Inzeo. Si torna quasi alla preistoria della nostra equitazione e le possibilità di tornare al successo qui a San Patrignano sembrano davvero estremamente remote, se non inesistenti. In realtà nella gara a squadre sembriamo tagliati fuori dai primi due posti, mentre un bronzo sarebbe già un eccellente risultato. La quaterna azzurra è composta da Bruno Chimirri in sella a Landknecht, Juan Carlos Garcia su Albin III, Andrea Herholdt con Nanta e Jerry Smit su Nadir di San Patrignano. L’«oriundo» Garcia è il più accreditato, anche se una prestazione ad alto livello è nelle corde di Jerry Smit che proprio in sella a Nadir di San Patrignano il 10 luglio ha conquistato un brillante posto d’onore nel gran premio dello Csio di Falsterbo, in Svezia. Come suggerisce il nome, Nadir è nato nella comunità di San Patrignano, la più grande ed attrezzata struttura europea per il recupero di tossicodipendenti. «Nadir - ha spiegato Giacomo Muccioli, figlio di Vincenzo fondatore delle Comunità scomparso dieci anni fa - è l'espressione di un lavoro svolto in tutti questi anni». Il Campionato europeo, al quale partecipano 68 cavalieri in rappresentanza di 21 nazioni, mette in palio 350mila euro. Favoriti d'obbligo i tedeschi. La corazzata germanica è formata da Christian Ahlmann, Otto Becker, Marcus Ehning, Marco Kutscher e Meredith Michaels-Beerbaum: un pokerissimo d’assi che ha strettamente in mano le sorti dell’Europeo. E ieri i teutonici hanno già dato un saggio del loro valore con il successo nell’individuale a tempo di Marcus Ehning in sella a Gitania. Il migliore degli italiani è stato Juan Carlos Garcia con Albin III. La Germania guida anche la classifica a squadre sulla Francia, mentre gli azzurri sono settimi.
Oggi si riprende con la seconda prova individuale e la finale a squadre: si inizia alle 8 in punto per la prima manche, mentre la seconda è prevista per le 16.

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