Lera nucleare iraniana è ufficialmente iniziata. La centrale atomica di Busher non è più un interminabile lavoro in corso, ma uno stabilimento pronto a entrare in funzione. Per accenderla e farla partire basterà completare le ultime verifiche. La realizzazione del progetto è stata celebrata ieri da Gholam Reza Aghazadeh, vicepresidente responsabile dellagenzia atomica iraniana, e da Sergei Kiryenko, capo dellomologa agenzia russa responsabile della costruzione. E Aghazadeh ha colto loccasione per annunciare lavvio di altre mille centrifughe nei laboratori per larricchimento delluranio di Isfahan. La catena di produzione, grazie allaggiunta, dovrebbe contare ora 6000 centrifughe rispetto alle 5000 dello scorso novembre.
Aghazadeh ha anche ribadito la volontà di metterne in linea 50mila entro cinque anni. I piani più immediati riguardano comunque lavvio della centrale di Busher. Il test finale, limmissione simulata di combustibile nucleare nel reattore utilizzando barre di piombo anziché uranio arricchito, «potrebbe durare - secondo il vice presidente - dai quattro ai sette mesi». Dopo basterà premere il bottone davvio e far girare il reattore. Stando alle clausole imposte da Mosca la centrale verrà alimentata solo con combustibile nucleare russo che Teheran restituirà sotto forma di scorie. La clausola dovrebbe impedirne il riutilizzo sotto forma di plutonio per la costruzione di testate atomiche. I più scettici, israeliani in testa, temono che gli iraniani eludano i controlli utilizzando il proprio uranio arricchito al posto delle forniture ufficiali per conservarne le scorie.
Per Washington le forniture russe rendono assolutamente ingiustificata la pretesa iraniana di continuare sulla strada dellarricchimento.
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