Eclettica, giovane, frizzante, informale. E poi intellettuale, fashion, divertente, tecnologica. Tel Aviv è un continuo sbocciare, proprio come la primavera che si ritrova nel suo nome: «Aviv» significa infatti primavera, «Tel» collina. Le 66 famiglie ebree che 100 anni fa fondarono questa città, mai avrebbero pensato che Tel Aviv, cuore dello stato ebraico (l'anima è Gerusalemme), sarebbe diventata la New York mediterranea, dove laicità, libertà, business e movimento sono le parole d'ordine. E dove i contrasti fra modernità e tradizione sono diventati normalità e ricchezza. Tel Aviv è cool, atmosfera, ritmo. Dal lungomare di sabbia dorata fino ai quartieri Bahuaus; da Jaffa, cuore antico della città, al porto antico di Ashdod, tutto è energia. La lunghissima spiaggia di Tel Aviv è l'epicentro del divertimento e degli sport. Decisamente diverso e ugualmente affascinante il centro della città, dove si trovano Carmel Market, grande mercato all'aperto dove acquistare ogni tipo di frutta e verdura, e la via pedonale Nahalat Binyamin, che ogni martedì e venerdì ospita il colorato mercato degli artigiani ricco di tanti e curiosi oggetti. Tel Aviv è anche architettura, rappresentata dagli stili moderno, eclettico e Bauhaus. Quest'ultimo, che nel primo Novecento fu in Germania e in Europa innovativo e avanguardista, trova qui la sua massima espressione, con oltre mille edifici disseminati nella città bianca tra Rotshchild boulevard e Dizengoff Center. Forme pulite e razionali, simmetrie, angoli smussati, finestre strette e lunghe: lo stile Bauhaus, importato dagli ebrei tedeschi tra il 1935 e il 1939, si ritrova anche negli oggetti e mobili di design provenienti da collezioni private e custoditi nel Bauhaus Museum al numero 21 di Bialik street. Imperdibili sono Albert Square e Montefiore Street, linde e punteggiate da edifici ristrutturati, e Neve Tzedek, antico quartiere diventato trendy e luogo di ritrovo di giovani e artisti. Ma il vero mood di Tel Aviv sono i locali disseminati lungo Sheinkin Street e il porto vecchio di Ashdod: ristoranti, coffe shops, cantine, chioschi, discoteche, teatri, biblioteche, bistrot, gallerie d'arte, locande kasher dove mangiare cibo preparato secondo i dettami biblici. Questo è il cuore della Tel Aviv laica, che trasgredisce lo shabbat e mischia tutto come un frullatore: giovani e vecchi, ebrei e arabi, donne e uomini, gay e lesbo. Sempre nel rispetto dell'altro.
I principali collegamenti aerei sono operati dalla compagnia aerea Eurofly, www.eurofly.it, con voli per Tel Aviv da Milano (tre volte alla settimana), Roma e Verona. Info: Ufficio nazionale Turismo israeliano, tel. 02 804905; www.goisrael.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.