Caro Lussana, con questa mia volevo rassicurarti che a Telecittà nessuno ha avuto visioni mistiche o udito voci come San Paolo sulla strada di Damasco, purtroppo, per certi versi. In realtà, la nostra annunciata sinergia con Sat2000 che ha offerto il destro al simpatico articolo di Pistacchi è all'interno di una ben precisa strategia di rafforzamento della nostra emittente. Se tu e i tuoi lettori vorrete constatarlo con i vostri occhi guardando per qualche sera Telecittà, la nostra emittente si è impegnata, in attesa di far partire il palinsesto invernale per il 10 settembre, ad offrire una programmazione di carattere più nazionale che locale, con la proposta dei dibattiti più significativi che arrivano dalle feste dei diversi partiti politici. La presenza di Berlusconi come di Casini, di Prodi e di Fassino sui nostri eleschermi rispetta una rigorosa «par condicio» ma offre anche l'opportunità di assistere, per intero, a dibattiti che i telegiornali delle reti nazionali sintetizzano in brevi servizi. Per quello che riguarda proprio la sinergia con Sat 2000, è da tempo che Telecittà si propone come una tv di informazione e di servizio rispetto a tutti gli ambiti della società civile e religiosa senza preclusioni di sorta, il sottoscritto ha realizzato numerose dirette, ad esempio, nel corso dei più significativi avvenimenti religiosi degli ultimi anni, ma il punto è un altro: è che Sat 2000 propone dei bei programmi, di qualità, un'informazione rigorosa e professionale e questo tanto basta. La nostra emittente non fa politica, intesa anche nel modo un po' angusto e provinciale che caratterizza in generale il panorama italiano, ma semplicemente produce secondo la sua natura, programmi televisivi e informazione il più possibile vicini ai criteri di qualità e di professionalità che riteniamo ottimali. Sat 2000 offre la migliore delle ipotesi di questi requisiti e con un po' di orgoglio ti dirò anche che a tutto lo staff di Telecittà è lusingato che una emittente di prestigio come Sat2000 abbia scelto la nostra tv per ripetere il suo segnale sul canale analogico.
Per concludere: credo che da un po' di tempo a questa parte la frase «Con la caduta del muro di Berlino » sia solo una giustapposizione all'inizio di ogni tipo di analisi, per il resto politici e giornalisti in molti casi sembrano non prestare molta attenzione ai cambiamenti avvenuti negli ultimi 17 anni trovandosi a proprio agio in vecchi schemi di contrapposizione e polemica. Molto semplicemente, noi, invece, siamo ben lieti di vivere i nostri tempi senza barriere ideologiche e «cortine di ferro».Cordialmente.
* direttore Telecittà
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