Londra - Arrivano dalla Gran Bretagna i programmi 2009-11 del gruppo Telecom. Punto principale della programmazione: sfoltire i debiti. Il piano industriale di Telecom Italia prevede, infatti, un ulteriore intervento di
riduzione degli organici sul perimetro domestico pari a 4mila unità, oltre alla
già prevista riduzione di 5mila risorse entro il 2010, per un totale di 9mila.
Quattromila licenziamenti Il piano industriale individua sette aree di intervento secondo un modello
Lean Company, per l'aumento dell'efficienza che porteranno a una
riduzione complessiva di costi e investimenti, a livello di gruppo, di circa 2
miliardi di euro nel 2011, con il conseguimento di oltre il 40% delle efficienze
già nel corso del 2009. Il piano prevede, inoltre, tre programmi relativi alle
infrastrutture: It, Network Operations, Building & Energy che riguardano
interventi di semplificazione e razionalizzazione, con efficienze
complessive per circa 0,8 miliardi di euro di cash cost.
Bernabè: "Esuberi in accordo coi sindacati" La gestione dei quattromila esuberi previsti dal piano
triennale 2009-2011 di Telecom avverrà in accordo coi sindacati seguendo
una politica attenta ai problemi dei lavoratori. Lo ha spiegato ai microfoni
del Tg1 l’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè, oggi a
Londra con gli altri vertici dell’azienda per presentare il business plan alla
comunità finanziaria. «Naturalmente lo faremo d’accordo coi sindacati - ha
detto - Avvieremo, quando sarà il momento, una trattativa e gestiremo le
cose in modo prudente e fortemente attento ai problemi delle persone con
cui li abbiamo sempre gestiti».
Rigida disciplina finanziaria Per il 2009, sono attesi ricavi ed Ebitda organici consolidati in
linea con il 2008 e investimenti per 4,8 miliardi; nel triennio, il gruppo Telecom
punta a una rigida disciplina finanziaria per il rafforzamento della generazione
di operating free cash flow che sarà pari a circa 22 miliardi entro il 2011. Il
margine Ebitda è previsto superiore al 39%. Il piano prevede inoltre un "grande impegno sul controllo dei costi e degli investimenti in particolare nel
business domestico": la riduzione nel triennio sarà di 2 miliardi "grazie a 7
progetti di trasformazione della società".
Piano commerciale Sono previsti nel piano industriale anche tre programmi relativi all'area
commerciale: Sales & Distribution, Customer Operations e Delivery &
Assurance che riguardano il re-engineering dei processi in logica customer
centric, con efficienze complessive per circa 0,9 miliardi di euro. Il piano
industriale prevede anche il lancio di un programma di semplificazione
organizzativa e razionalizzazione dei processi e delle funzioni di supporto,
con efficienze per circa 0,3 miliardi di euro.
Ad: "Escluso aumento di capitale" Il gruppo Telecom Italia esclude nuovamente
l’ipotesi di un aumento di capitale. A ribadirlo è l’Ad Franco Bernabè.
Nel corso dell’incontro con gli analisti sulla presentazione del piano
industriale l’Ad ha anche detto che la cessione degli asset non core prevista
dal piano avverrà al momento giusto e non a prezzi bassi.
Bernabè: "Proseguire nel miglioramento dei ricavi" L'obiettivo del piano di Telecom "è di proseguire nel
miglioramento della dinamica di ricavi e margini avviato nel corso del 2008
e riprendere un percorso selettivo di crescita caratterizzato da una severa
disciplina finanziaria". Lo afferma l’amministratore delegato Franco
Bernabè in una nota.
Gli obiettivi di gruppo al 2009 vedono "ricavi ed Ebitda margin organici
stabili" con "investimenti industriali per il 2009 pari a circa 4,8 miliardi di
euro" e un rapporto debito-margine operativo lordo previsto a 2,9 a fine
2009. "Gli obiettivi legati ai principali indicatori economici prevedono, a parità di
perimetro, cambi, oneri e proventi non organici per il periodo 2008-2011 un
incremento medio annuo dei ricavi superiore al 2% e margine operativo
lordo al 2011 superiore al 39%" mentre gli "investimenti industriali al 2011
rappresenteranno circa il 13,0% - 13,5% dei ricavi".
Brasile e broadband La strategia del gruppo mette al centro il Brasile e il mercato domestico e
per quest’ultimo il "primo obiettivo del piano 2009-2011 è l'inversione del
trend dei ricavi nel 2010 grazie alla crescita dei ricavi da servizi innovativi
(BroadBand e business adiacenti) che al 2011 rappresenteranno circa il
28% dei ricavi domestici totali".
I target per l’anno 2009 del business domestico prevedono, si legge nella
nota, ricavi organici tra 22,7 e 22,8 miliardi di euro; un margine operativo
lordo organico tra 9,9 e 10 miliardi di euro e investimenti industriali per
circa 3,3 miliardi di euro.
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