Telecom, Bernabè amministratore delegato e Galateri presidente

Il comitato nomine di Mediobanca ha indicato i nomi per i vertici della società telefonica. Il ritorno di Bernabè otto anni dopo. Il titolo Telecom sale dello 0,93% a 2,18 euro

Telecom, Bernabè amministratore delegato e Galateri presidente

Milano - Il comitato nomine di Mediobanca ha indicato Gabriele Galateri di Genola alla presidenza di Telecom Italia e Franco Bernabè come amministratore delegato. Lo ha detto Vincent Bollorè, azionista di piazzetta Cuccia e membro del comitato nomine, al termine della riunione dell’organo, tenutasi oggi a piazza Affari. Mediobanca, assieme a Telefonia, Generali, Intesa SanPaolo e i Benetton, è azionista di Telco, la società che detiene il 23,6% di Telecom Italia. Alla riunione del comitato nomine hanno partecipato Tronchetti Provera, il presidente Cesare Geronzi e Vincent Bolloré, arrivato a Piazzetta Cuccia accompagnato da Tarak Ben Ammar, mentre il numero uno di Unicredit, Dieter Rampl, si è collegato telefonicamente da Monaco.

Bernabè, banchiere e dirigente d’azienda Franco Bernabè, classe 1948, indicato dal comitato nomine di Mediobanca come amministratore delegato di Telecom, tornerà alla guida del gruppo di telecomunicazioni dopo otto anni. L’attuale presidente e azionista di FB Group e vice presidente di Rothschild Europa aveva, infatti, ha già ricoperto l’incarico per poco meno di un anno, dal 1998 al 1999. Uomo d’azienda, per 25 anni ha lavorato nella grande impresa, dall’Eni alla Fiat, poi, nel 2000 ha deciso di diventare imprendore costituendo la FB Group, società che ha lo scopo di promuove iniziative innovative, principalmente nel settore delle tecnologie informatiche e in quello ambientale e delle energie alternative. Laureatosi con lode all’Università di Torino nel 1973, dopo un’esperienza come ricercatore di economia alla Fondazione Einaudi, dal 1978 al 1983 è chief economist alla Fiat, dopo aver svolto il ruolo di ’senior economist’ all’Ocse di Parigi presso il dipartimento di Economia e statistica. Entrato all’Eni nel 1983 come assistente del presidente, nel 1986 è stato nominato direttore per lo sviluppo, poi, nel 1992 ne diventa amministratore delegato, incarico che ha ricoperto fino al 1998 e durante il quale ha condotto un programma di ristrutturazione che ne ha fatto una delle più importanti compagnie petrolifere del mondo. Nel corso degli anni: nel 1999 è stato nominato rappresentante speciale del governo italiano per la ricostruzione del Kossovo, ma il suo curriculm si fregia anche di riconoscimenti culturali. Tra il 2001 e il 2003 Bernabè è stato, infatti, presidente della Biennale di venezia e dal 2004 è presidente del Mart di trento e Rovereto, il principale museo italiano di arte contemporanea. Attualmente, tra l’altro, siede anche nel consiglio del Peres Center for Peace e nell’advisory Board dell’observatoire Mediterraneen de l’Energie.

Galateri, manager di fiducia degli Agnelli e vice di Generali Da sempre legato alla famiglia, tanto che nel 2002 viene chiamato ad affiancare Paolo Fresco alla guidare della Fiat nel momento più difficile per il gruppo torinese, quello del risanamento dei conti, Gabriele Galateri di Genola, indicato alla presidenza di Telecom, vanta una profonda conoscenza delle finanza non solo italiana ma internazionale.E proprio al mondo della finanza, alle banche in particolare, risale il suo ultimo incarico: per oltre quattro anni, dall’aprile 2003 al giugno di quest’anno, ha ricoperto la carica di presidente di Mediobanca. Nato a Roma nel 1947, Galateri non ha mai nascosto il suo forte legame con la terra piemontese, regione d’orgine della sua famiglia. Dopo una laurea con lode in giurispudenza e una master alla Columbia University, il neo presidente di Telecom nel 1974 entra nel Gruppo St. Gobain come Direttore Finanziario in Italia e successivamente diventa Vice Direttore Finanziario del Gruppo a Parigi.

È nel 1977 che fa il suo primo ingresso in Fiat, dove ricopre nel corso degli anni diversi incarichi finanziari, fino al 1986 quando Umberto Agnelli lo chiama al suo fianco prima alla guida dell’Ifil e poi dell’Ifi, trasformandolo nel suo braccio destro. Componente di numersi consigli di amministrazione, Galateri nel 1999 è stato insignito Cavaliere del lavoro dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Attualmente è vicepresidente di Generali.

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