da Roma
Entro una decina di giorni, vale a dire al termine del lungo «ponte» del 25 aprile e del 1° maggio, la cordata italiana di banche sarebbe pronta a unofferta per Olimpia, la cassaforte di Tronchetti Provera che controlla il 18% di Telecom. Ancora incerta la posizione di América Móvil: ha fatto unofferta per il 33% di Olimpia con At&t, e al momento - a differenza degli americani - non lha ancora ritirata; ha tempo fino al 30 aprile. E per oggi è in programma lassemblea di Pirelli, da cui è attesa - forse - qualche indicazione in più sulloperazione. La cordata italiana ha chiesto al gruppo Mediaset e Fininvest di partecipare, con una quota minoritaria allingresso in Olimpia.
La disponibilità annunciata da Silvio Berlusconi continua a scaldare gli animi della maggioranza. A Romano Prodi chiedono: ci sono limiti giuridici per un ingresso di Mediaset in una cordata italiana? Il presidente del Consiglio non va oltre un «esistono le leggi». Come dire, le leggi impediscono a Berlusconi di assumere il controllo del gruppo Telecom. Ma nessuna legge gli impedisce di acquisirne posizioni non rilevanti. Se non latteggiamento della politica. E contro un suo possibile ingresso tuonano Franco Giordano (Rifondazione comunista) e Oliviero Diliberto (Comunisti italiani). Per il segretario di Prc, Mediaset non può entrare in Telecom. E se la prende con Luca di Montezemolo, presidente di Confindustria, quando dice «la politica stia fuori dal mercato». «Non possiamo accettare - dice Giordano - lo spezzatino o il disancoramento di Telecom dallo sviluppo del Paese».
Ancora più deciso Diliberto. «Sarei terrorizzato... da cittadino e non da dirigente politico, dallidea che Berlusconi metta le mani sulla più gigantesca rete di informazioni qual è Telecom. Sembra che Pio Pompa non ci abbia insegnato niente.
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