da Milano
Pressing della famiglia Fossati su Telecom Italia. Il secondo azionista privato del gruppo con una quota del 4,5%, lancia lultimatum a Franco Bernabè: se entro fine agosto il manager non avrà presentato un piano industriale i Fossati sveleranno il loro a settembre. A questo punto la parola passerà ai soci. I tempi potrebbero essere ancora più stretti del previsto. Il prossimo 8 agosto infatti si riunirà il cda del gruppo.
«Il piano è nellinteresse di tutti gli azionisti e creerà valore a ciascuno di loro» ha spiegato in unintervista a Reuters Marco Fossati, numero uno della dinastia ex proprietaria della Star aggiungendo che lattuale situazione non può continuare. È da tempo che i Fossati tramite la finanziaria Fidim chiedono una strategia più chiara per Telecom. Da parte sua, lamministratore delegato Franco Bernabè ha sempre preso tempo, prima con il piano industriale presentato il 7 marzo quando, incalzato dalle domande della comunità finanziaria, ha ammesso che un vero business plan verrà presentato solo a fine anno. Poi con quellannuncio di 5mila tagli per il gruppo a cui ci si aspettava facesse seguito una strategia più chiara. Ma ora che il titolo è crollato sui minimi del gennaio 1998, i Fossati sperano che altri azionisti abbiano perso la pazienza e si uniscano a loro per chiedere con forza a Telecom di uscire dal suo immobilismo. Gli spagnoli di Telefonica (42,3% di Telco che controlla Telecom con il 24,5%) sulla loro quota stanno registrando una potenziale perdita si 1,9 miliardi di euro. Eppure dal quartiere generale di Madrid spiegano di seguire con attenzione le vicende italiane ma ribadiscono di aver sempre appoggiato lattuale manager: il loro interesse in Telecom Italia rimane industriale e quindi di lungo periodo. Se la proposta di Fossati dovesse andare ai voti, pur buona che sia, rischia comunque di non raggiungere la maggioranza. Telecom è controllata al 23% da Telco e i soci della holding (Generali 28,1%, IntesaSanPaolo e Mediobanca entrambe al 10,6% e Sintonia 8,4%) che hanno eletto Bernabé gli daranno la loro fiducia. Fossati dovrebbe trovare un appoggio esterno oppure presentare una proposta tanto interessante da rompere il fronte interno e portare Telefonica dalla propria parte. «Ci sarebbero molti vantaggi da unintegrazione con Telefonica, in questo modo si potrebbero conseguire le vere sinergie fra i due gruppi» ha detto Fossati.
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