Economia

Telecom L’azionista Fossati: «Telefonica deve lasciare la sua quota in Telco»

«Telefonica dovrebbe vendere la partecipazione in Telco perché dopo l’offerta su Vivo appare in conflitto di interessi». Lo ribadisce Marco Fossati che tramite Findim possiede il 5% di Telecom Italia, il cui principale azionista è per l’appunto Telco (con il 22,5%), dove insieme a Generali, Mediobanca e Intesa è presente anche Telefonica.
«Il conflitto - ha spiegato - riguarda le strategie di Telecom in Brasile». Vivo è infatti il maggior operatore mobile brasiliano e Telefonica ha fatto una sostanziosa offerta da 6,5 miliardi di euro per fonderlo con l’operatore fisso Telesp. La società spagnola guidata da Cesar Alierta è però anche il principale azionista di Telco (con il 42,3%) che a sua volta controlla Telecom la quale in Brasile opera per mezzo della controllata Tim Brasil. Dunque ora Fossati, che ha già visto scendere il valore della sua partecipazione in Telecom, teme che l’Antitrust brasiliana possa mettere dei paletti alla futura espansione del business di Tim Brasil proprio per effetto di questa intricata ragnatela di partecipazioni. E non bisogna dimenticare che Tim Brasil è uno dei punti di forza del bilancio di Telecom.
«Telefonica - ha aggiunto Fossati - ha detto più volte di non aver intenzione di fondersi con Telecom. La loro presenza nell’azionariato è dunque inutile soprattutto ora che le brame strategiche sul primo gestore brasiliano di telefonia mobile, sono state svelate». Secondo Fossati ci potrebbero già essere trattative per l’uscita di Telefonica da Telco. Ma gli azionisti Generali e le banche Intesa e Mediobanca, non hanno voluto fare commenti. Inoltre non sarà facile per loro trovare un acquirente per la quota di Telefonica.
Dalla parte di Fossati si schiera anche Asati, l’associazione dei piccoli azionisti di Telecom. «Condividiamo la necessità di un’uscita di Telefonica» - ha detto il presidente di Asati Franco Lombardi. Secondo Asati il conflitto di interessi si è già palesato con la vendita di Hansenet, il gestore a banda larga tedesco ceduto proprio a Telefonica. Fossati pare attento anche agli sviluppi delle trattative per la cessione della controllata Argentina. E la sua Findim starebbe valutando l’ipotesi di un ricorso in sede europea contro la vendita della società sudamericana da parte della controllante Telecom. In realtà al momento non ci sono obblighi Antitrust per Telecom sulla cessione e la società non ha ancora preso decisioni definitive.

Ieri intanto Telecom ha pubblicato il suo 13° Bilancio di Sostenibilità, che rende conto delle sue attività nell’ambito della Corporate Social Responsibility.

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