Telecom verso gli americani: il governo studia le contromosse

Alta tensione all'interno della maggioranza e del governo sul caso Telecom, all'indomani dell'annuncio dell'offerta di At&t e America Movil

Telecom verso gli americani: il governo studia le contromosse

Milano - È sempre alta tensione all'interno della maggioranza e del governo sul caso Telecom, all'indomani dell'annuncio dell'offerta di At&t e America Movil. L'ipotesi di una cordata americana ha spiazzato i palazzi della politica e ha riacceso il dibattito sulla necessità dell'ingresso di forze nazionali che possano garantire l'italianità di Telecom e delle reti. Su questo, un ruolo fondamentale può essere svolto dalle banche ed infatti proseguono a pieno ritmo le consultazioni tra i vari soggetti interessati, come ad esempio tra i manager di Intesa Sanpaolo e Mediobanca. Se ieri il portavoce del governo Silvio Sircana ha preso le distanze definendo «sacre» le decisioni dei Cda, c'è invece chi - come ad esempio il Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro - invoca una presa di posizione da parte del Governo. Il premier Romano Prodi preferisce non sbilanciarsi: «Le offerte? Come faccio a valutarle, non sono arrivate mica a me...», ha così liquidato una domanda dei cronisti sulle offerte venute da At&T e America Movil.

Un atteggiamento di prudenza che il sindacato condivide: «Credo che il governo sia molto cauto, penso che abbia anche ragione», ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. Nel frattempo, il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha ribadito nuovamente che «l'indirizzo strategico deve essere nelle mani di chi rappresenta la sovranità e cioè il Parlamento». Dalle colonne di un quotidiano, il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha aperto uno spiraglio anche per Mediaset, ipotizzando un suo eventuale ingresso in minoranza. Ma nessuna conferma è arrivata da Silvio Berlusconi che, a chi gli ha chiesto un parere sulla vicenda delle offerte americane per Telecom, si è limitato a rispondere: «È il mercato...».

Dal canto suo, il mercato sembra premiare l'ipotesi di un nuovo scenario: Telecom continua la sua corsa in Borsa dopo i rialzi di ieri quando è salita di quasi 10 punti percentuali, e stamattina il titolo è stato scambiato a 2,375 euro (+1,5%).

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