Una telefonata al 113 e il cagnolino in pericolo ritorna dal suo padrone

BergamoLa strada statale che da Brescia va verso Milano, all’altezza di Sola, un paesino in provincia di Bergamo: sono quasi le sette di sera, ormai è buio a quell’ora. Improvvisamente le auto davanti a me frenano, rischiamo quasi un tamponamento: si procede a passo d’uomo per qualche metro, finché mi rendo conto del motivo: un cagnolino bianco, pelosissimo e spaventato, zampetta veloce sul ciglio della strada, cercando di attraversarla. È impossibile fermarsi in quel punto: non c’è corsia di emergenza e il traffico è molto intenso su entrambe le carreggiate. Anche se lui, o lei, non ha intenzione di camminare sul ciglio della strada: l’insistenza con cui vuole trovare un contatto con le auto che sfrecciano al suo fianco sembra quasi un tentativo di ricerca di aiuto, anche se, al contrario, è un grosso rischio per lui e per tutti. Avanzo fino alla prima piazzola di sosta, superando il cagnolino. A questo punto chiamo il 113: mi rispondono subito. «Cosa devo fare?» chiedo. «Cerchi di isolarlo, magari metterlo in macchina. Ovviamente se ciò non comporta rischi per lei e per gli altri. Se ci riesce mi richiami». Ritorno indietro e scorgo il cane che fortunatamente si è diretto verso un piccolo incrocio. Mi blocco e inizio a chiamarlo: da una parte era spaventato, dall’altra voleva avvicinarsi. Insomma: alla fine riesco a farlo salire in auto e ritelefono al 113: tempo cinque minuti, mi mettono in contatto con il dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl di Bergamo, che fornisce 24 ore su 24 soccorso per animali in pericolo. Mi risponde un ragazzo, gli dico dove sono: «stai lì – mi assicura - tempo mezz’ora ti raggiungo». Al suo arrivo, apro la porta dell’auto e subito il cagnolino bianco salta fuori, spaventato da un altro essere umano.

Lo abbiamo convinto a fidarsi di noi e salire sul suo pulmino. Subito si cerca di capire se il cane ha il microchip che lo identifica e, soprattutto, identifica il suo padrone. Dopo due notti in «albergo» il cagnolino è tornato a casa.

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