da Roma
La Casa delle Libertà chiede alla Camera di acquisire tutte le intercettazioni delle conversazioni tra il segretario dei Ds Piero Fassino e lex presidente di Unipol Giovanni Consorte pubblicate nei giorni scorsi. Contro la richiesta avanzata dalla maggioranza durante la riunione della Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio però lopposizione ha fatto subito muro, ricordando che, in una lettera al presidente Pier Ferdinando Casini, il pm Armando Spataro aveva spiegato che la conversazione tra Consorte e il segretario ds non era stata mai né trascritta né utilizzata da alcun ufficio giudiziario. E che lutenza di Fassino non è mai stata messa sotto controllo, visto che a essere intercettato era Consorte. Ad avanzare la richiesta Enzo Fragalà di An. «Vorremmo sapere - spiega Fragalà - se ci sono altre telefonate tra Fassino e Consorte non trascritte».
Nessuna decisione è stata presa ma intanto i toni della polemica tra maggioranza e opposizione sullo scandalo Unipol diventano sempre più accesi. Allaccusa di aver subito unaggressione sollevata da Fassino replica Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia. «Continuare a ripetere che vi sarebbe stata unaggressione politica da parte della Cdl verso Fassino - afferma Bondi - ci appare non soltanto falso, ma soprattutto un espediente per minimizzare ancora una volta una questione che deve essere chiarita in tutti i suoi risvolti». Interviene pure leuroparlamentare azzurro Antonio Tajani: «Il centrodestra non ha bisogno di infingimenti, di trucchi e di artifizi per vincere le elezioni - dice Tajani -. Invece di prendersela con il Giornale Fassino farebbe bene a leggere i quotidiani europei che parlano di lui».
Il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto respinge al mittente le accuse della Quercia. «Non si capisce a quali attività parainvestigative si riferisca lonorevole Brutti - osserva Cicchitto -. Lunica attività investigativa che conosciamo è quella condotta dai magistrati inquirenti di Milano e di Roma e dalla polizia giudiziaria alle loro dipendenze. Sia Brutti sia Fassino sembrano dimenticare o rimuovere il fatto che le cose più velenose nei confronti dei Ds sono state dette da esponenti della Margherita o del centrosinistra.
Il viceministro per i Beni culturali, Antonio Martusciello, sottolinea le evidenti difficoltà nelle quali annaspa il segretario della Quercia. «Il documento dei Ds mette sotto tutela Fassino - osserva Martuscello -. Non è un impeachment del segretario ma, in vista del confronto elettorale, la posizione di Fassino esce molto indebolita».
«Le telefonate di Fassino agli atti della Camera»
La richiesta avanzata dalla maggioranza ma lUnione fa muro. Bondi: «Vicenda da chiarire in tutti i risvolti»
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