Temirkanov e la Dessì danno prestigio al Festival Verdi

RomaUn prezioso scrigno come il teatro di Busseto è la cornice ideale per farsi avvolgere dalla musica. Per entrarci letteralmente dentro. Soprattutto se sul suo piccolo palcoscenico va in scena un’opera lirica. Se poi si tratta di uno dei primi titoli verdiani, allora la suggestione è completa. Dal 14 al 27 ottobre saranno sei le rappresentazioni dell’Attila verdiano nella sala teatrale di Busseto. L’operazione si inserisce nel denso programma della nuova edizione del Festival Verdi che si tiene tra Parma e le «terre verdiane» tra il primo e il 28 ottobre.
Grazie ai contributi del Ministero dei Beni culturali, del Comune di Parma, della Fondazione Cariparma e di Mediaset (che attraverso le sue reti coprirà gran parte degli eventi in programma), quest’anno il festival assolve al meglio il suo principale (ma non unico) compito: verificare lo stato dell’arte nell’interpretazione della musica di Verdi. «L’autore dell’Aida - ricorda Mauro Meli, sovrintendente del Teatro regio di Parma - è il compositore d’opera più eseguito al mondo. Quindi il nostro compito di monitoraggio è arduo ma non impossibile». L’edizione di quest’anno vede protagonisti grandi nomi della lirica come Daniela Dessì e Marcelo Alvarez, il direttore Yuri Temirkanov e il regista Pierluigi Pizzi, solo per citare i più conosciuti. Tra le opere di maggior impatto popolare è stata scelta Il Trovatore, otto le repliche con Temirkanov sul podio. Per la sezione «grandi opere» è stata scelta I vespri siciliani nella versione italiana. Interpreti la Dessì, Fabio Armiliato e Giacomo Prestia. Mentre dalla sezione «opere liriche» spunta fuori l’Attila diretta dal giovanissimo Andrea Battistoni.
Per l’orchestra e il coro del Teatro regio di Parma un autentico tour de force: per quasi un mese scenderanno in buca ogni sera per offrire le tre opere verdiane in programma. In tempi di tagli alla cultura e allo spettacolo è un valido esempio di ottimizzazione delle risorse. Il festival con un bilancio di 6 milioni di euro offre l’equivalente di mezza stagione di un teatro lirico condensato in un mese.


Entro il 2013, poi, dovrebbe concludersi un altro dei compiti che si è assegnato il festival. In occasione del bicentenario della nascita del compositore di Busseto dovrebbe completarsi la registrazione in alta definizione dell’intero catalogo delle opere verdiane.

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