Temperature dieci gradi sopra la media In centinaia affollano parchi e piscine

METEO Oggi ancora massime sui 34 gradi. Domani pomeriggio attesi temporali e grandine

Temperature dieci gradi sopra la media In centinaia affollano parchi e piscine

Una domenica di maggio da piena estate per i milanesi colti alla sprovvista dalle temperature torride di questi giorni. Il sistema di vigilanza della Protezione civile, che tiene monitorato l’effetto delle ondate di calore, indicava per ieri un livello di allerta 2, con temperature massime fino a 34 gradi e una temperatura percepita di 37 gradi, dovuta a una percentuale di umidità nell’aria del 40%. I milanesi hanno potuto quindi solo trovare rifugio all’ombra dei parchi, fare un giro in bici al Monte Stella o improvvisare un barbecue al Forlanini. In molti hanno preferito trascorrere la giornata in piscina o all’Idroscalo.
Lo stesso torrido scenario è previsto per oggi, quando la colonnina di mercurio registrerà ancora temperature oscillanti tra i 19 gradi di minima e i 34 di massima. Ma è normale questo caldo a fine maggio? «Assolutamente no - spiega Daniele Izzo del centro Epson meteo -, anzi siamo di fronte a temperature di 10 gradi superiori alla media stagionale. Normalmente, infatti, a fine maggio, la temperatura si attesta sui 25 gradi. Qual è la causa? L’anticiclone africano, che si esteso è dal Sahara su tutto il Mediterraneo: a differenza dell’anticiclone delle Azzorre, quello africano si caratterizza per una massa di aria molto più calda. L’alta pressione è anche responsabile delle giornate soleggiate. Niente paura - rassicura Izzo - già nella seconda parte della giornata di domani sono previsti temporali sulla Lombardia, che porteranno una netta diminuzione delle temperature su tutta la regione. Mercoledì e giovedì avremo quindi una situazione meteorologica «normale» con temperature più basse, aria fresca proveniente dall’Atlantico e giornate soleggiate».
Se milanesi e lombardi possono tirare un sospiro di sollievo in vista dei prossimi giorni, la stessa cosa non vale per gli agricoltori, che temono al contrario forti grandinate, come quelle che si sono abbattute sabato sul Nordest. «In questa fase stagionale - avverte la Coldiretti - è la grandine il maggior timore degli agricoltori per i danni irreversibile che provoca alle coltivazioni in campo».


Nelle zone a rischio, compresa la Lombardia, sono già pronte le reti antigrandine per le piante da frutto e sono stati predisposti i cannoni a pressione e i missili che permettono di inseminare le nubi per impedire la formazione della grandine.

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