Carissimo Direttore, ho seguito, in televisione, lincontro di calcio (Torneo Mondiale) tra Olanda e Portogallo e, credo come tutti, sono rimasto disgustato da uno spettacolo che, più che un incontro sportivo, ha avuto le caratteristiche di una continua rissa.
I dati statistici sono eloquenti: una dozzina di «ammoniti», quattro «espulsi» diversi «acciaccati» ai bordi del campo... Uno spettacolo vergognoso tanto più che, attuato non da squadre «terzomondiste» ma da due Nazioni che sempre sono state annoverate tra l«èlite» del calcio mondiale...
Fossi la Federazione Internazionale, oltreché lOlanda (che è stata battuta sul campo) eliminerei, con squalifica anche il Portogallo, precludendogli il prosieguo del torneo.
Ma questa partita sottolinea, più che mai, che urge prendere severi provvedimenti contro il gioco «duro». Certo, il «foot-ball» non è sport «da signorine» ma ad ogni cosa cè un limite.
Per cui, drastici provvedimenti, diffidando i signori arbitri dallignorarlo.
1) Assolutamente proibita l«entrata», in scivolata, a piedi giunti, soprattutto «da dietro» sui talloni (ma, anche caviglie) dellavversario che ha il pallone. Immediata espulsione.
2) È ammessa la «spinta» (anche «scontro») di fianco ma bandito, nel modo più assoluto limpiego delle braccia, soprattutto, dei gomiti. Per ogni «abbraccio», «tirata della maglia» «puntata di gomito» nella schiena, petto, o volto, immediata espulsione.
La palla deve essere contesa allavversario, non con la «forza bruta» ma con labilità di prevenire ogni sua mossa, con l«anticipo» ed abili finte.
Si vuole o non si vuole «moralizzare» «questo molto importante e seguito, sport? Cominciamo a farlo, sul campo. Che ne dice, caro Direttore?
La saluto molto cordialmente