Con il «temporary store» di Nike un po’ di Olimpiade anche a Roma

Il «brand» inaugura oggi a Trastevere uno spazio ispirato ai giochi del 1960 tra musica e performance d’arte

Un pezzo di Olimpiade anche a Roma, e non solo per le pur legittime proteste in favore del Tibet. Apre questa sera, poche ore dopo la conclusione della cerimonia di inaugurazione di Pechino 2008, uno straordinario «temporary store» della Nike negli spazi del teatro Belli a Trastevere. Il negozio del grande brand dello sport è molto di più di un luogo dove gli appassionati di sport possano fare shopping. Si tratta di una vera e propria esperienza, che proietterà magicamente i visitatori nella atmosfere dell’Olimpiade romana del 1960, così come accadrà negli altri sette «temporary store» che Nike contemporaneamente aprirà in altrettante città europee che sono state sedi olimpiche: Parigi, Londra, Amsterdam, Barcellona, Berlino, Mosca e Stoccolma.
Il negozio «1960» è uno spazio in cui Nike si racconterà attraverso eventi musicali, incontri e performance artistiche. E attraverso le cosiddette «Nike icons», capi mitici dell’azienda - come l’inconfondibile giacca a due colori Windrunner del 1980, la felpa con cappuccio AW 77 del 1977, le Nike Dunk, le scarpe da corsa Air Max 90, e l’Air Force 1 - che verranno interpretate dai lavori dell’artista sperimentale e regista teatrale Robert Wilson, noto anche per aver collaborato con scrittori e musicisti importanti. Per Nike Sportswear Wilson ha realizzato «Voom», una serie di video ritratti in alta definizione.

Ma il «Temporary store» ospiterà anche opere di un gruppo molto interessante di giovani artisti romani: Rodion, Pax Paloscia - che realizza booklets, copertine e servizi fotografici per cantanti italiani e internazionali e le cui opere pittoriche e fotografiche sono esposte in Europa e negli Stati Uniti - , Alessandra Tisato - che lavora come fotografa free lance, principalmente nei campi della moda, musica e ritratto, e porta avanti progetti di ricerca personale connessi con il corpo della donna e lo stereotipo femminile -, Stella Tasca - nei cui lavori si trova un mix di psichedelia, graffitismo, pop - e Scarfull - alias Alessandro Maida, grafico/artista e art director romano che lavora con il gruppo musicale Zu, e fa parte del gruppo artistico Why Style, coinvolto nella ricerca artistica e di manufatti, interessato alla fotografia, all'illustrazione, alla pittura.
L’evento di inaugurazione di oggi, dalle 20 alle 24, sarà vivacizzato da un dj set di Costa, Katzuma e un miniset di Kissey asplud.

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