
"Dovevo andare con l'altra per capire se ti amavo ancora, avevo bisogno di toccare il fondo per verificare se volevo stare con te...". Ecco qua, nelle perle di giustificazioni che Simone propina a Sonia, il perfetto concentrato di Temptation Island. Per giunta, il geniale fedifrago, che non poteva che professarsi "terrapiattista", viene perdonato dalla fidanzata e ci scappa pure il lieto fine con arrivo di bebè. Il tutto esaltato da una fama nazionale che, seppur passeggera, diventa il fulcro di una vita. Con coro di sociologi e intellettuali a domandarsi perché uno show basato sulla ricerca o sull'attesa delle corna abbia così grande successo tanto che l'ultima puntata di giovedì ha toccato 4.601.000 spettatori con il 32.9% di share. Un gran finale, che ha raccontato cos'è successo alla coppie dei partecipanti un mese dopo l'uscita dal programma, a conclusione della tripletta di messe in onda mai tentata prima da un reality. Ascolti record per tutte le puntate con uno spettatore su tre sintonizzato su Canale 5 per una edizione consacrata come la più vista di sempre: media del 29.9% di share e 3.853.000 spettatori.
Certo, immaginiamo, nessuno di questi teleutenti sta lì sul divano (o si raduna in giganteschi gruppi di ascolto) a domandarsi se quel che vede è vero, autentico e se fidanzati, fidanzate, tentatori e tentatrici ci credono sul serio a quel che fanno o dicono. Per lo spettatore sono giochi, fantasia, sogni, romanzi, incubi o speranze da derubricare come passatempo per una serata in leggerezza. Harmony in formato tv. Poi, certo, come dicono quelli che se ne intendono, lo spettatore si rispecchia nei concorrenti, si immedesima nelle situazioni, si interroga su come si comporterebbe lui in quello o quell'altro caso. Ma la sostanza è che in estate tutti hanno voglia di evasione e una gran fetta di italiani la cerca nelle scaramucce amorose in versione tv. Del resto, nel mondo reale, la notizia più ghiotta del momento è il tradimento di Raoul Bova con tanto di tentatrice vera e pericolosissima. E se tutti stiamo a leggerci chilometri di parole su come l'attore sia cascato nella trappola della provocante modella, perché lo spettatore non può sollazzarsi con falò, tablet, toccatine, massaggi, richieste di "andare sulla spiaggia"? Che, almeno agli occhi - discreti e selettivi - delle telecamere, paiono più innocenti di quanto ci accade intorno. Perché, alla fine, siamo nell'Italia patria della famiglia e va bene la trasgressione, il sesso, le corna, ma fino a un certo punto: certi particolari spinti si intuiscono, non si mostrano.
Del resto, come ha spiegato al Corriere la curatrice del programma Raffaella Mennoia, "chi guarda il programma si aspetta di vedere se c'è un tradimento, ma non è un programma sul tradimento, piuttosto nell'attesa del tradimento. Racconta il punto debole di tutti noi: l'amore". E aggiunge che il segreto del successo è che "lo spettatore non guarda solamente le coppie nel reality, ma guarda anche alla sua, di coppia".