Ai tempi in cui il Pd ancora si chiamava Ds avevano imbarcato i giornalisti su un pulmino per dimostrare come, se avessero riconquistato la Regione, avrebbero raddrizzato le malefiche curve dellautostrada A7, la ex «camionale» Genova-Milano costruita dal Duce e da allora rimasta tal quale. Non ebbero modo di dimostrarlo, perché nonostante lannuncio persero le elezioni. Episodio inarrivabile, ma almeno era gratuito. Adesso invece, la giunta di centrosinistra segue la via dei soldi.
Il tempo stringe e la corsa è in salita, visto che i sondaggi si ostinano a indicare uno stacco da zero virgola fra il governatore uscente Claudio Burlando e «lex e futuro governatore», come si autodefinisce Sandro Biasotti. Non restano che i finanziamenti a pioggia, se pure mirati alle zone e alle categorie da corteggiare.
Lultima delibera porta la data del 30 dicembre, la firma dellassessore allo Sviluppo economico Renzo Guccinelli e stanzia diconsi 10 milioni di euro, per la precisione 9.844mila, per il piano annuale dellartigianato. Nel dettaglio: 3.294mila per il «miglioramento della competitività delle imprese artigiane» e la «creazione dimpresa», 4.450mila per il «credito agevolato», 500mila per laccesso alle garanzie per il credito. Tanta manna in tempi di crisi e quindi lodevole iniziativa, peccato che la giunta abbia stanziato a fine 2009 i fondi del 2009, con laggravante, sè inalberato il capogruppo del Pdl Luigi Morgillo, che «allocate le risorse, i bandi delle misure che metteranno concretamente a disposizione i soldi sono ancora lungi da venire». E insomma in una parola: annunci, come segnala il capogruppo della Lega nord Francesco Bruzzone, che poi fa due conti e avverte: «Per tutta la legislatura il centrosinistra ha governato nel clientelismo più sfacciato, ma adesso che si avvicina il voto sta esagerando. Con questo uso sfacciato dei soldi pubblici per marchette elettorali infatti raggiungeremo il livello massimo di indebitamento, e chi si troverà a governare avrà di fronte seri problemi di bilancio».
Solo il giorno prima erano stati i consiglieri Pdl Gianni Plinio e Matteo Rosso ad alzare le barricate contro la giunta. Altre cifre quelle contestate, ma identico il principio.
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