
La definizione "italiano riluttante" rivolta a Jannik Sinner aveva suscitato più di qualche reazione sul web e non solo, ma Corrado Augias ha aggiunto un ulteriore tassello alla sua personale crociata contro il numero uno al mondo rispondendo alle esternazioni del governatore Arno Kompatscher, intervenuto proprio per difendere il tennista e tutti i suoi corregionali
Raggiunto dal direttore del Dolomiten, Elmar Pichler Rolle, il giornalista ha voluto chiarire due dei tre punti demagogici che avevano fatto da perno alle sue stilettate nei confronti di Sinner, messe nero su bianco in un articolo pubblicato su Repubblica per analizzare la situazione politica a Bolzano poco prima del ballottaggio, conclusosi poi, non certo come auspicato dal conduttore di La7, con la vittoria del centrodestra. Se l'attenzione, nel pezzo precedente, si era concentrata sulla questione linguistica, sulla residenza a Montecarlo e sul rifiuto all'invito di Sergio Mattarella, in questo caso Corrado Augias focalizza la propria attenzione in particolar modo sugli ultimi due punti.
"Sinner è un grande sportivo, anche nei modi. Davvero eccezionale. Ma dovrebbe pagare le tasse in Italia o, meglio ancora, in Alto Adige", affonda il giornalista, il quale proprio non vuole prendere minimamente in considerazione il fatto che la medesima scelta di residenza a Montecarlo, a parte i vari Djokovic, Tsitsipas, Zverev, Rune o Rublev, solo per citare i più noti del circuito Atp, è stata fatta anche da Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti. "La Provincia trattiene il 90% del gettito fiscale. Perché non le paga in Alto Adige?", insiste.
"Anche io godo di una certa fama, non come Sinner, ovviamente, e sapete cosa dico al mio commercialista? Controlla tutto con molta attenzione e regola tutto con il fisco fino all'ultimo centesimo", prosegue Augias rivolgendosi al direttore del Dolomiten,"devo dare l'esempio e la gente non mi perdonerebbe mai se non pagassi le tasse anche solo su mille euro".
Dopo di che viene rispolverato di nuovo l'invito del Capo dello Stato a cui Jannik non rispose per staccare la spina prima di tornare in campo dopo le fatiche degli Australian Open. "In ogni caso non si rifiuta un invito del presidente. Mai", sentenzia il conduttore televisivo. "È sconveniente. Ci si va anche se si è in sedia a rotelle".
L'attenzione si sposta infine sulla questione dell'"italianità" dei sudtirolesi. "Non hanno molto a che fare con la Repubblica italiana", sentenzia Augias.
"La Costituzione e altre cose importanti in Italia sono in qualche modo irrilevanti per i sudtirolesi", aggiunge, "a loro non interessa, non si sentono coinvolti". "Nella sua lettera amichevole, il governatore Kompatscher mi chiede se mi piacerebbe vedere una monolitica identità nazionale. Certo che no! Ma è una situazione strana", conclude il giornalista 90enne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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