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Coppa Davis, l'Italia "rompe" l'insalatiera: cosa è successo durante la premiazione

Un piccolo incidente di percorso durante la cerimonia di premiazione ma gli azzurri sono stati bravi a sistemare velocemente il trofeo: ecco cosa è successo

Coppa Davis, l'Italia "rompe" l'insalatiera: cosa è successo durante la premiazione
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Abbiamo fatto la storia, è proprio il caso di dirlo: l'Italia del tennis è di nuovo sul tetto del mondo per il terzo anno consecutivo pur con l'assenza di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Non c'è mai stato bisogno del doppio per sbaragliare gli avversari di Coppa Davis (Austria, Belgio e Spagna) e dopo il 2-0 sugli iberici i festeggiamenti sul palco allestito per la cerimonia di premiazione all'interno della Supertennis Arena di Bologna sono stati sfrenati. Così sfrenati da "rompere" la mitica insalatiera d'argento mostrata al pubblico e al mondo interno.

Cosa è successo

Il piccolo imprevisto si è verificato nel momento in cui i magnifici cinque protagonisti (Berrettini, Cobolli, Sonego, Bolelli e Vavassori) si stavano passando il trofeo che, una volta arrivato tra le mani di Simone Bolelli, il pezzo di sotto (la base) si è staccato cadendo per terra. In alcuni video virali che circalano in rete si vede Matteo Berrettini mettersi le mani nei capelli, sorridendo, e aiutando subito il compagno di nazionale a rimettere insieme il prezioso oggetto. Anche Flavio Cobolli, che si è accorto dell'accaduto, ha fatto una faccia sbalordita come dire "Oddio, cosa abbiamo combinato?" mentre Lorenzo Sonego ha applaudito sorridendo.

La "riparazione" dell'insalatiera

Niente paura, per fortuna non è successo nulla di irreparabile visto che a staccarsi è stata la base: la Coppa Davis non si è rotta, Bolelli e Berrettini hanno poi rimesso il trofeo all'interno della sua base riprendendo a festeggiare. Tutto apposto, dunque, con la festa che è continuata negli spogliatoi e sicuramente altrove fino a notte fonda.

Il riconoscimento per Volandri e Cobolli

"La terza Coppa Davis consecutiva! Ancora una volta Campioni del Mondo. Questa vittoria nasce dal cuore gigante di Flavio Cobolli, nato a Firenze, romano d'adozione, protagonista assoluto di questa edizione: coraggio, talento, lucidità nei momenti decisivi. Ha giocato come un veterano e ha trascinato come un leader. È la vittoria anche del capitano Filippo Volandri, toscano, architetto silenzioso di una squadra unita come poche: un gruppo di amici, di combattenti, di ragazzi che credono uno nell'altro prima ancora che in se stessi. Per questo, credo che la Toscana debba rendere omaggio ai suoi protagonisti.

Proporrò il Gonfalone d'Argento, il più alto riconoscimento del Consiglio regionale, per Filippo Volandri e per Flavio Cobolli, per aver portato nel mondo l'immagine migliore del nostro Paese": è questa la proposta fatta a mezzo social del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo.

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