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Djokovic demolisce Dimitrov: 40esimo Master 1000 in bacheca

Nole partirà coi favori del pronostico anche alle Finals di Torino, in programma dal 12 al 19 novembre

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Dopo l'uscita di scena prematura del numero due del ranking mondiale Carlos Alcaraz e quella di Daniil Medvedev e Jannik Sinner, gli unici che avrebbero potuto creargli qualche grattacapo in più, il suo trionfo finale nel trofeo Atp 1000 di Bercy era praticamente già scritto: Novak Djokovic ci mette appena 1 ora e 39 minuti per avere la meglio su Grigor Dimitrov e sollevare al cielo il suo settimo trofeo nel torneo indoor parigino.

Un confronto senza storia, quello tra il numero uno della classifica Atp e il tennista bulgaro, che su tredici confronti totali nel corso della sua carriera è riuscito ad avere la meglio sul rivale serbo in un'unica occasione, vale a dire sulla terra battuta del torneo di Madrid nell'oramai lontano 2013. Grigor Dimitrov, che dopo l'exploit del 2017 con i prestigiosi trionfi a Cincinnati e alle Finals e il raggiungimento del terzo posto nel ranking mondiale non è più riuscito a vincere alcun trofeo, ha concluso il suo 2023 in crescendo come non gli accadeva da tempo. Non è stato, tuttavia, sufficiente per impensierire Djokovic, che non si è dovuto dannare più di tanto l'anima per avere la meglio su di lui, soprattutto paragonando il match odierno con quello molto più combattuto vinto in semifinale contro il russo Andrey Rublev.

Quasi "chirurgico" il match giocato da Nole, a cui sono stati sufficienti due zampate per ottenere i break fondamentali nel primo e nel secondo set, con l'aggiunta di un ultimo servizio rubato al rivale bulgaro anche nel game che ha chiuso l'incontro. E tutto questo senza concedere neppure una palla break a Grisha: risultato un 6-4, 6-3 senza storia, ottenuto in meno di un'ora e quaranta.

Con la vittoria di Parigi Bercy, Djokovic porta a casa il 96esimo alloro della sua prestigiosissima carriera, ottenendo il 40esimo titolo Masters 1000, record assoluto, e mettendo le mani quasi sicuramente anche sul numero uno di fine anno. Sarà sufficiente solo una vittoria nel round robin delle Finals di Torino, o anche una sconfitta di Alcaraz nel suo girone di qualificazione, per concludere ancora una volta in vetta al ranking mondiale: sarebbe l'ottava volta in carriera, e anche in questo caso si tratterebbe di un record assoluto.

Una stagione, quella che sta volgendo al termine, trionfale per il tennista serbo, che ha messo in bacheca altri tre Slam, vincendo a Melbourne, a Parigi e a New York, e raggiungendo la finale a Wimbledon, sconfitto solo al quinto set dallo spagnolo Carlos Alcaraz: per lui sono ben 24 titoli Major, contro i 22 di Nadal e i 20 di Federer che lo seguono in questa particolare classifica.

Djokovic arriverà quindi alle Finals di Torino con i galloni di grande favorito, e non potrebbe essere altrimenti: in caso di trionfo alzerebbe al cielo il settimo titolo di Maestro, raggiungendo la vetta solitaria di uno degli ultimi record che ha la possibilità di ritoccare, Alcaraz, Medvedev e Sinner permettendo.

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