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Jannik Sinner, la sua prodigiosa "scalata" fino alla vetta

Passo dopo passo Jannik Sinner si è affermato ai vertici mondiali del tennis con il 2023 anno della definitiva consacrazione: ecco quanto è "cresciuto" e l'inversione di tendenza nei match contro Djokovic

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È già successo molte volte nelle ultime settimane ma oggi è stata scritta una pagina bellissima e storica del tennis italiano. Jannik Sinner accede per la prima volta alla finale di uno Slam e lo fa demolendo in quattro set il "re" di questo sport, Novak Djokovic, sempre saldamente al comando al primo posto del ranking Atp ma il vento è cambiato da un pezzo, quelli sono soltanto dei numeri che non dimostrano, evidentemente, la reale forza in campo.

La scalata verso il successo

Il 2023 è stato l'anno definitivo della consacrazione per il 22enne nato a San Candido il 16 agosto 2001, una crescita talmente enorme da essere stato il tennista che si è migliorato maggiormente nell'anno solare ricevendo, non a caso, il riconoscimento come "Most Improved Player of the Year". L'anno scorso Sinner aveva cominciato la stagione da numero 15 del mondo per poi concluderla da numero 4 vincendo quattro tornei Atp di cui il primo Masters 1000 della sua carriera a Toronto. Ma quello sarà soltanto l'inizio di quanto accadrà, soprattutto, nella seconda parte dell'anno dal momento che le vittorie complessive sono state 64, le più alte nell'Era Open da parte di un italiano. Tra queste vittorie, ecco che Sinner ha vinto almeno una gara contro tutti i tennisti più forti e che lo precedono in classifica, parliamo ovviamente di Carlos Alcaraz e Daniil Medveved.

I precedenti con Djokovic

La voglia di migliorarsi sempre lo ha portato a raggiungere, e superare, il livello tennistico di Djokovic che, inevitabilmente (l'età avanza per tutti) dovrà lasciare il passo al nuovo che avanza. I precedenti tra i due, prima di oggi, erano sei con quattro vittorie a due per il serbo (oggi diventa 4-3). La prima volta fu a Montecarlo, nel 2021, un livello troppo diverso per essere paragonato a oggi con Djokovic a vincere 6-4 6-2 ai sedicesimi di finale. Un anno dopo i due si ritrovano a Wimbledon e da qui iniziano i primi segnali che il futuro del tennis potesse parlare italiano visto che Novak ha avuto la meglio soltanto al quinto set dopo aver perso i primi due 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2.

La svolta di Sinner

L'appuntamento si rinnova la scorsa estate, 2023, si sperava che il vento fosse cambiato ma la "bestia nera" vince ancora 6-3, 6-4, 7-6(4). È agli Atp Finals il momento definitivo in cui la situazione cambia, la crescita di Sinner è stata tale che finalmente vince la sua prima gara contro il tennista più vincente della storia di questo sport: 7-5 6-7 7-6 e consapevolezza, adesso, di potercela fare contro chiunque. È vero, la finalissima degli Atp è stata persa con un doppio 6-3 ma arriverà poi, pochi giorni dopo, la seconda vittoria contro Djokovic che sembrava imbattibile e viene fatta nel torneo più prestigioso per le Nazionali, la Coppa Davis. Il nostro Jannik con 6-2 2-6 7-5 lo batte ancora e lo batterà nuovamente anche nel doppio con l'amico Lorenzo Sonego.

"È stata durissima. Non vedevo l'ora di giocare questa partita, è un bene affrontare un giocatore così, avevo perso con lui in semifinale a Wimbledon, puoi imparare da partite come quelle e l'ho fatto. Fa tutto parte di un processo", ha dichiarato Sinner a caldo dopo aver schianato Djokovic a Melbourne.

Come dargli torto, quel processo è appena iniziato e riserverà senz'altro tantissime altre soddisfazioni al ragazzo dai capelli rossi e a milioni di italiani.

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