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"Non mi hanno fatto entrare a Wimbledon", cosa è successo a Federer

Un ritorno più complicato del previsto per visitare il celebre Club londinese. Il campione svizzero rivela: "Non mi facevano entrare"

"Non mi hanno fatto entrare a Wimbledon", cosa è successo a Federer

Se anche aver vinto per ben otto volte il torneo di tennis più antico e prestigioso del mondo non è un lasciapassare sufficiente per entrare all'All England Lawn Tennis and Croquet Club, ciò che accade quando ti viene sbarrato l'accesso non può non diventare un episodio da ricordare: un Roger Federer divertito racconta la singolare esperienza vissuta a Wimbledon appena due settimane fa nel corso di un'intervista al The Daily Show.

Un té complicato

Come raccontato al presentatore Trevor Noah, il recordman svizzero, di ritorno da un impegno con gli sponsor in Giappone, aveva fatto tappa a Londra per farsi visitare il malandato ginocchio destro, quello che ha determinato il suo ritiro dal Tour. Quale occasione migliore per fare una sosta a Wimbledon e rivedere, purtroppo non da protagonista sul campo, i verdi prati dell'All England Club? Una visita che, come spiega Federer durante l'intervista, non è andata come si aspettava.

"Mi sono avvicinato al cancello da cui di solito accedono gli ospiti", spiega il 20 volte vincitore Slam,"quindi ho detto al mio allenatore Luthi 'vado a parlare con la sicurezza per entrare, ci penso io', ma non è andata proprio così". Raggiunta l'addetta alla sicurezza, Federer chiede come poter fare per accedere a Wimbledon, convinto che l'informazione da ottenere fosse semplicemente la porta da utilizzare al di fuori del celebre torneo, trattandosi della prima volta che tornava da ex atleta al celebre Club londinese."Ha la tessera di socio?", risponde la donna. E in effetti l'All England Lawn Tennis and Croquet Club rilascia la tessera a chiunque sollevi al cielo di Londra il trofeo di vincitore del torneo.

Essendo in viaggio, tuttavia, il campione svizzero non aveva con sé il documento. E più che altro non pensava che sarebbe stato necessario per entrare a Wimbledon, visti i trascorsi e l'invidiabile palmares.

Federer ha vinto il torneo per 8 volte, stabilendo quello che, allo stato attuale è un record assoluto. Nel 2003 il trionfo in tre set contro Mark Philippoussis, nel 2004 in quattro set contro Andy Roddick, nel 2005 sempre contro Roddick ma in tre set, nel 2006 e nel 2007 contro la sua nemesi Rafael Nadal (rispettivamente in quattro e cinque set), nel 2009 ancora una volta contro Roddick (in questa occasione in cinque set), nel 2012 in quattro set contro Andy Murray e infine nel magico 2017 in tre set contro Marin Cilic. Sui prati di Londra, oltre ciò, Roger ha collezionato anche quattro finali Slam (perdendo da Nadal nel 2008 e da Djokovic nel 2014, nel 2015 e nel 2019) e una alle Olimpiadi londinesi del 2012 (sconfitto da Andy Murray meno di un mese dopo il settimo sigillo).

Evidentemente tutte queste vittorie non sono state sufficienti per essere riconosciuto. "Non ho con me la tessera, ma sono un socio", risponde Roger. "Senza la tessera non posso farla entrare", ribatte la donna."Ma sono un socio, di solito gioco qui. È la prima volta che vengo quando non c'è il torneo. Non so da dove entrare". "Mi serve la tessera", replica ancora l'addetta alla sicurezza. "Mi dispiace ancora per quello che ho detto", prosegue Roger,"perché la guardo e le dico: 'Ho vinto questo torneo 8 volte', per favore mi creda, sono un socio. Dove posso entrare?". Federer ritorna sconfitto da Luthi e quindi posteggia l'auto vicino all'altro ingresso al Club. E qui incontra un tifoso che lo riconosce subito."Oh, mister Federer, mio Dio, non ci posso credere che sia qui a Wimbledon. Possiamo fare una foto?". "Certamente", risponde il campione svizzero. A quel punto finalmente lo nota un addetto alla sicurezza. "Mister Federer, mio Dio, che ci fa qui? Ha la sua tessera di socio?", domanda. Un tasto ancora dolente. "No, non ce l'ho, ma è possibile entrare?". "Certamente, apro io, organizziamo tutto".

Ecco spiegata tutta la storia alle spalle di uno scatto finito su Instagram in cui il recordman di Basilea mostra ai suoi follower il ritorno sui celebri prati londinesi. "C'era anche il presidente, ho bevuto il tè in un'ora".

Forte anche la tentazione di tornare dall'altra parte del Club per parlare con l'addetta alla sicurezza, racconta sorridendo Roger, "ma non l'ho fatto".

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