Anche se in apparenza c'è ancora un bel po' di tempo, programmare un'intera stagione con la corretta preparazione atletica richiede un impegno costante e quotidiano: è quel che sta facendo Jannik Sinner sotto il sole di Dubai da qualche giorno ma con livelli di intensità già molto più elevati rispetto ai primi giorni di dicembre.
Cosa significa la presenza di Cahill
Oltre a Simone Vagnozzi è arrivato anche il coach australiano Darren Cahill che, alcuni mesi fa, non era sicuro di continuare con Jannik e il resto del team perché ormai stanco, dopo tanti anni, di stare lontano dalla sua famiglia per la maggior parte dei mesi. La vittoria alle Atp Finals, però, ha cambiato le carte in tavola: la scelta "rimessa" nelle mani di Sinner che ha ovviamente confermato l'australiano. Ecco perché la sua presenza a Dubai è molto significativa e certifica, in pratica, la sua presenza almeno per tutto il 2026.
I nuovi obiettivi di Sinner
Sarà un anno intenso, quello che si appresta ad iniziare: innanzitutto l'azzurro è chiamato a difendere il titolo degli Australian Open, il primo Slam dell'anno, che gli consentirebbe di sognare il Grande Slam che non riesce più a nessuno da decenni. Per far questo, però, Sinner dovrà vincere per la prima volta il Roland Garros, confermarsi a Wimbledon e rivincere anche gli Us Open. Un'impresa, in tutti i sensi, anche perché oltre ai "normali" avversari avrà sempre di fronte il talento puro e cristallino di Carlos Alcaraz.
In ogni caso, però, una menzione speciale per gli Internazionali di Roma dove Jannik l'hanno scorso ha ripreso a giocare i tornei dopo la squalifica per il caso Clostebol e arrivato fino alla finale. Tutti gli italiani sognano la sua vittoria (o quella di un altro azzurro), dal momento che un italiano non vince al Foro Italico, nel singolare maschile, è stato addirittura Adriano Panatta nel 1976.
I paragoni con le leggende del tennis
"Le rivalità sono fondamentali per il nostro sport. Federer, Nadal, Djokovic e Murray lo hanno dimostrato nella loro epoca. È bello sapere che sto sviluppando qualcosa di simile con Carlos. Questi duelli rendono il tennis più emozionante, per i tifosi e per noi giocatori", ha dichiarato nelle ultime ore Sinner a Tennis Korea. Totalmente d'accordo con l'amico-collega anche lo spagnolo.
"Con Jannik ci siamo già affrontati in molti grandi palcoscenici, comprese finali Slam, sempre in partite intense. Credo che ci rendiamo più forti a vicenda e spero che questa rivalità positiva continui per molti anni".