Tennis

Us Open, Djokovic in finale: il "giallo" della sua esultanza

Non è passato inosservato il modo di esultare di Novak Djokovic che ha imitato l'avversario appena sconfitto, Ben Shelton: ecco cosa significa e la risposta del tennista americano

Us Open, Djokovic in finale: il "giallo" della sua esultanza

Ascolta ora: "Us Open, Djokovic in finale: il "giallo" della sua esultanza"

Us Open, Djokovic in finale: il "giallo" della sua esultanza

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Tutto come previsto: Novak Djokovic si è guadagnato la sua decima finale agli Us Open vincendo in tre set contro l'americano Ben Shelton 6-3, 6-2, 7-6 (7/4) dopo due ore e 41 minuti di gioco. In finale, a sorpresa, non troverà il suo giovane rivale Carlos Alcaraz (adesso numero uno al mondo) ma il russo Daniil Medveved che ha battuto lo spagnolo in quattro set. Al termine dell'incontro, però, non è passata inosservata l'esultanza di Djokovic che ha imitato quella proposta più volte dal suo avversario.

Il significato dell'esultanza

Ben Shelton, infatti, è solito esultare mimando il gesto del telefono: come ricorda Eurosport, il giovane talento statunitense è stato immortalato più volte in quella maniera soprattutto dopo aver battuto il connazionale Tiafoe. Come da lui stesso dichiarato in conferenza stampa, "per me è un po' come dire che sono connesso. Sono molto amico di molti atleti di atletica leggera che si allenano all'Università della Florida. Uno in particolare, Grant Holloway, che ha vinto i campionati del mondo per 3 anni di fila ormai... è una specie di caratteristica sua", ha dichiarato.

La risposta di Djokovic

Ai giornalisti che in sala stampa gli hanno fatto notare che il campione serbo ha imitato esattamente quell'esultanza al termine della gara, Shelton sorride e getta acqua sul fuoco evitando ogni polemica sul nascere. "Ha vinto i campionati del mondo, quindi congratulazioni a lui", afferma il 20enne numero 35 del ranking Atp. Dal canto suo, Djokovic, ha anch'esso voluto evitare sterili polemiche limitandosi a dire "Mi piaceva la sua esultanza, l’ho voluto imitare". Insomma, a quanto pare i due sono amici come prima: tutto è bene quel che finisce bene, è stato evitato qualsiasi "incidente diplomatico", anzi, difende l'avversario. "Non mi piace quando sono sui social media e vedo la gente che mi dice come posso o non posso festeggiare. Penso che se vinci la partita, meriti di fare quello che vuoi. E l'imitazione è la forma più sincera di adulazione", si legge su Repubblica.

Medvedev secondo finalista

Esultanze a parte, come detto all'inizio, la finalissima di domenica 10 settembre il serbo se la giocherà, un po' a sorpresa, contro Daniil Medvedev che ha battuto Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6 (3) 6-1 3-6 6-3.

Per il russo si tratta della quinta finale che raggiunge in carriera in un torneo del Grande Slam, per la terza volta agli Us Open, dove due anni fa ha ottenuto l'unico successo in carriera in uno Slam avendo la meglio proprio contro Djokovic.

Commenti