In casa Fiat laria sembra essersi fatta pesante e tra i manager dei primi e secondi livelli la tensione è palpabile. Le cause sarebbero da ricondurre allo stress (la pressione del vertice è sempre più forte e le priorità poste incalzano), alla consapevolezza che la concorrenza ha affilato le armi, alle difficoltà della Bravo a imporsi e al dogma, professato dallad Sergio Marchionne, che un posto o un ruolo non può essere mai considerato sicuro. Non è così escluso che a breve ci possano essere delle novità, per esempio altri avvicendamenti (lo stesso Marchionne non lo ha pubblicamente escluso) o anche uscite dallazienda.
Il 2008 è alle porte e per Fiat Group Automobiles si presenta tuttaltro che facile. La Grande Punto comincia a «invecchiare» mentre nuove temibili rivali si affacciano sul mercato. E poi cè la Bravo che fatica a trovare i suoi spazi allestero, con laggravante che la stampa tedesca e francese non si sta dimostrando particolarmente tenera nei suoi commenti e raffronti. Diverso il discorso relativo alla 500, il cui impatto è stato più che positivo. Ma a non far dormire sonni tranquilli a Marchionne continuerebbe a essere la situazione della struttura commerciale europea, piuttosto lenta a soddisfare le aspettative.
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