Tentativo di stupro davanti alla sede dei vigili

Ventuno anni e la voglia di passare una serata spensierata. Una giovane genovese si era data appuntamento con un’amica davanti al Matitone e si era anche fatta accompagnare dal padre fino alla scalinata che passando davanti agli uffici comunali e al posto di polizia municipale, l’avrebbe portata a via Di Francia. In quei pochi gradini ha rischiato di essere stuprata. È stata aggredita alle spalle, ferita, minacciata e palpeggiata da uno straniero che per fortuna si è fermato solo perché casualmente stava sopraggiungendo una volante della polizia. Un incubo vissuto da una ragazza genovese alle 9 di martedì sera davanti a uno dei punti di riferimento dell’amministrazione comunale. Uno dei più «blindati», dotatissimo di telecameree e uffici della polizia municipale. a dimostrazione di come il massimo della sicurezza annunciata dal Comune di Genova non è sufficiente a evitare neppure uno stupro.
Va giù dura Maria Rita Messina, coordinatrice regionale del Movimento per l’Italia che fa capo a Daniela Santanché, e parente molto stretta della giovane vittima: «L’assessore alla sicurezza Francesco Scidone fa tanti proclami eppure una giovane donna non può sentirsi sicura neppure in un luogo frequentato e, a parole, sorvegliato».

La ragazza aggredita è stata accompagnata subito al pronto soccorso e ieri pomeriggio si è presentata in questura, per cercare insieme agli uomini della polizia scientifica, di dare un nome al suo aggressore. Il volto dell’uomo le è infatti rimasto ben impresso in mente e potrebbe trattarsi di un pregiudicato di cui è disponibile una foto segnaletica.

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