Tentato stupro delle vicine: in cella due romeni

Erano vicini di casa. Entrambi romeni, si conoscevano di vista. Lui 38 anni, lei 23enne; lei una tranquilla operaia, lui pregiudicato, ma prima dell’altra sera tra loro non c’era stato mai alcun problema. L’uomo, infatti, martedì, intorno alle 22.30, è tornato a casa con un connazionale 43enne, pure lui non esattamente uno stinco di santo. Ma la fedina penale, in casi come questi, c’entra poco: il problema è che i due uomini erano ubriachi fradici. E, quando hanno notato la vicina rientrare con un’amica di 47 anni, pure lei romena, le hanno puntate, assalite e trascinate in casa della ragazza con la forza allo scopo di abusare di loro. A salvarle sono stati i carabinieri del radiomobile.
È accaduto in via Fabio Massimo, al Corvetto, un quartiere dove, negli ultimi tempi, ci sono state risse e liti violente tra stranieri, seguite da violente polemiche.
A lanciare l’allarme l’altra sera è stata la romena più anziana. «La mia amica è nelle grinfie del più violento - ha raccontato la donna in maniera concitata quando, liberatasi dal 43enne, ha telefonato al 112 - Quell’uomo è un animale! Ha minacciato di bruciarle la casa e di ammazzarla se non faceva l’amore con lui».
La giovane operaia, infatti, stava lottando con il suo aggressore per sfuggirgli; lui intanto le aveva strappato i vestiti e l’aveva spinta contro il muro riempiendola di botte. Al loro arrivo i militari sono riusciti proprio per miracolo a impedire lo stupro.

Quindi hanno arrestato il balordo e l’amico (che, nel frattempo, si era nascosto nel suo appartamento), accusandoli di violenza sessuale. L’operaia romena è stata medicata sul posto. «Aveva molte contusioni, ma era soprattutto molto, molto spaventata» hanno spiegato i carabinieri.

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