Cronaca locale

Teocoli duetta col pubblico: risate all’Idroscalo

Teo confessa: «Non sono fatto per la tv di oggi, perché competere con le Lecciso?»

Viviana Persiani

Che Teo Teocoli sia in gran forma lo si è intuito leggendo, qua e là, le dichiarazioni seguite al clamoroso passaggio di Christian Vieri al Milan. Il suo commento, rilasciato alla Gazzetta è stato: «L’avevo detto l’anno scorso che Vieri era giusto per il Milan. Sono felice per lui e anche perché mia figlia Chiara, l’unica interista della famiglia perché innamorata di Bobo, all’improvviso è diventata milanista. E adesso Gilardino. Non ci sono soldi? Basta cedere Paolo Bonolis... contanti». C’è da aspettarsi che stasera (ore 21.30) all’Idroscalo, alle Tribune, nel suo Sono tornato normale show, Teocoli troverà il modo di infilarci qualche freddura ai cugini interisti. Quello di stasera è uno spettacolo giunto alla sua seconda stagione, che Teocoli, forte del successo teatrale del passato anno, ha proposto anche in versione tv.
La voglia di vedere Teo ha già fatto registrare, in questo inizio tournée, una serie di «tutto esaurito» che dimostrano ancora l’attaccamento del pubblico verso uno dei più popolari e versatili comici italiani. In un’intervista Teocoli si è detto: «Molto contento. Il pubblico, alla fine, riesce sempre ad apprezzare chi lavora, suda, idea, chi lavora per dare qualcosa. Abbiamo fatto il “tutto esaurito” a Milano come a Napoli, a Roma qualche giorno fa. Sono veramente in un momento molto bello!». Saranno tanti i nuovi personaggi che Teocoli proporrà al pubblico, anche se la gente va in delirio quando Teo si traveste da Peo Pericoli, Galliani, Prisco, Maldini e da quel Caccamo al quale, in un certo senso, ha voluto rendere omaggio facendo partire da Napoli il suo Tour 2005: «Caccamo è uno dei personaggi cui sono più affezionato, rafforzato per l’occasione, ed è anche il modo per sottolineare il rapporto con Napoli, una città straordinaria».
Da grande istrione del palcoscenico, state certi che assistere per due volte al suo Sono tornato normale show è come vedere due spettacoli diversi: «Le modifiche sono continue: tra canto, recitazione, ballo e la galleria delle imitazioni, ora siamo a circa due ore e mezzo ogni sera. Io lavoro su miei testi e su materiali sempre miei, ma è innegabile che in tv gli spazi di agibilità sono minori. Con Sono tornato normale show ho esordito lo scorso anno al Sistina, dove era anche iniziata la mia carriera teatrale, nel 1969, con Hair e da allora ho portato variazioni e aggiornamenti».
Tra le novità, la sua personale interpretazione di Maurizio Costanzo: «In effetti, sul palco sale un Costanzo con il suo siparietto “Limonando”, dove il pubblico interviene, si diverte, duetta in un botta e risposta continuo con me! Poi, in teatro posso improvvisare, cosa che mi viene molto naturale». Inevitabile un suo commento sull’attuale momento della tv italiana: «Ho capito di non essere un animale buono per la tv di oggi: devo farmene una ragione, perché competere con le gemelle Lecciso, Costantino, i Grandi fratelli o i Famosi, non può essere una preoccupazione artistica alla mia età.

D’altronde non mi piace nulla di quello che passa nei programmi».

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