Già nel 1928 il Partito comunista dichiarava letteratura, cinema, teatro, musica e ricerca mezzi di lotta «contro lideologia borghese». Gli intellettuali, divenuti impiegati dello Stato, dovevano essere, disse Stalin, «ingegneri dellanimo umano», negando o giustificando i crimini e gli orrori del regime sovietico.
Lobiettivo principale dellazione del ministro Fabio Mussi è di sostituire i vertici di alcuni enti di ricerca, tra cui il Cnr, nel tempo più breve possibile. Colpire pochi per controllare molti, una linea antistorica finalizzata al potere che sta determinando nel mondo della ricerca una forte perdita di consenso per i partiti di maggioranza, in particolare per quello di Fassino e DAlema. Infatti le azioni del ministro contro lautonomia degli enti hanno determinato per la prima volta uno sciopero di tutte le rappresentanze sindacali contro i provvedimenti in questo settore del Governo. Ma la sostituzione del Presidente del Cnr non potrebbe però avvenire, conti alla mano, prima del 2008, anticipando solo di alcuni mesi il normale avvicendamento dei vertici dellEnte. Il prevedibile commissariamento del Cnr (inevitabile conclusione della Legge delegata) rappresenta quindi unazione sbagliata che non raggiungerà nemmeno i modesti obiettivi. Continua in sede referente presso la VII Commissione del Senato la discussione dello stesso Ddl n. 1214 sul riordino degli Enti di ricerca. Ignorata la Corte dei Conti (21.12.2006) sul «susseguirsi troppo rapido di normative di riordino (due negli ultimi anni) che hanno impegnato energie e risorse in un arco di tempo lungo sei anni, negativamente influenti sulle vere attività di ricerca». Il ministro, anticipando la terapia alla diagnosi, ha invece presentato uno schema per il riordino del tutto generico, carente di elementi istruttori: linee di politica scientifica del Governo; valutazione di impatto sugli enti della nuova regolamentazione e sui suoi tempi; analisi tecnico-normativa delle nuove disposizioni. La VII Commissione del Senato, presidente Vittoria Franco, relatore Andrea Reineri, su precisa richiesta di senatori dellopposizione, Sterpa, Asciutti e Valditara tra gli altri, ha acconsentito senza convinzione ad una serie di audizioni affidate allUfficio di Presidenza.
E così traspaiono solo le fiacche dichiarazioni del ministro, per giustificare la necessità di una nuova legge, secondo cui «la situazione conflittuale presso il Cnr ha originato segnali di declino della produttività scientifica». Queste affermazioni sono basate su dati erronei riportati da «Le Scienze», amplificate dal Ministro senza un dovuto controllo.
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