Teresina di Lisieux

Di questa santa carmelitana, morta a soli ventiquattro anni, abbiamo già scritto qualche anno fa. D'altra parte, la sua biografia è abbastanza nota. Anche perchè è molto breve e povera di avvenimenti. E' tuttavia patrona di Francia insieme a s. Giovanna d'Arco, nonché patrona delle missioni (quantunque non si sia mai mossa dal suo convento) e perfino Dottore della Chiesa, una della ultime prima di s. Edith Stein, anch'ella carmelitana e anch'ella di nome religioso Teresa. Come Dottore della Chiesa è in compagnia di (in ordine temporale) Ilario, Atanasio, Efrem, Basilio, Cirillo di Gerusalemme, Gregorio Nazianzeno, Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Gerolamo, Agostino, Cirillo di Alessandria, Pier Crisologo, Leone Magno, Gregorio Magno, Isidoro, Beda il Venerabile, Giovanni Damasceno, Pier Damiani, Anselmo, Bernardo, Antonio di Padova, Tommaso d'Aquino, Bonaventura, Alberto Magno, Caterina da Siena, Teresa d'Avila, Giovanni della Croce, Pietro Canisio, Roberto Bellarmino, Francesco di Sales, Alfonso de' Liguori. Il dottorato massimo fu elargito a Teresa di Gesù Bambino e del Santo Volto (questo il suo nome completo in religione) nel 1997 da Giovanni Paolo II. Tutta la sua teologia, profondissima, ha il pregio di poter essere riassunta (e anche compresa, pregio ulteriore) in una semplicissima frase: abbandono fiducioso e totale in Dio. Senza questo (lo garantisco per personale e ormai trentennale esperienza) non si capisce niente. Niente tondo. Altrimenti ci si estenua in sterili quanto inutili interrogativi su tsunami, katrine, fortuna, fatalità e piogge sul bagnato. www.

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