Termini, nove in gara e via al bando estero

Invitalia, l’advisor incaricato di analizzare e selezionare le proposte per la riconversione dell’impianto di Termini Imerese, sta focalizzando la sua attenzione su 9 delle 18 proposte d’interesse sinora giunte. È quanto è emerso dalla terza riunione del tavolo sul polo industriale siciliano, convocato su iniziativa del ministro Claudio Scajola.
L’advisor del governo, in proposito, ha riferito sulle possibili ipotesi progettuali sin qui pervenute per la reindustrializzazione dell’area Fiat. Da una prima valutazione sulle candidature, Invitalia ne ha eliminate 5 in quanto non giudicate coerenti con l’obiettivo prefissato. Delle restanti, 9 sono in uno stato di perfezionamento più o meno avanzato. Tra queste ultime, quattro riguardano il settore automotive. Nelle prossime settimane verrà pubblicato sulle principali testate economiche internazionali un avviso finalizzato a ricevere ulteriori manifestazioni d’interesse. La prossima riunione del tavolo è stata concordata per il 13 aprile allo scopo di aggiornare i partecipanti sullo stato di avanzamento dei lavori.
Polemici i sindacati, che sollecitano le parti a entrare più nel merito sul futuro dello stabilimento. «Siamo molto delusi - dice Roberto Mastrosimone (Fiom) - perché ancora una volta l’incontro è stato senza sostanza; si continua a rinviare e a rinviare, con il governo che ormai parla la stessa lingua della Fiat. La situazione è davvero drammatica. Torino non risponde neppure alla richiesta se manterrà la Lancia Ypsilon a Termini Imerese fino al 31 dicembre 2011, quando ha previsto di chiudere la fabbrica, o se trasferirà la produzione o parte di essa in Polonia, dove comincerà a produrre il nuovo modello che doveva assemblare in Sicilia».
A preoccupare il sindacato sono anche i dati generali sulla cassa integrazione diffusi dall’Inps e relativi a febbraio. Le ore sono state 95 milioni, con un aumento del 12,4% rispetto a gennaio e del 123,5% sul 2009. L’Istituto ha anche sottolineato come, nei primi due mesi del 2010, l’aumento tendenziale è stato del 149,3% con 179,6 milioni di ore complessive a fronte di 72 del 2009. L’incremento, spiega l’Inps, è dovuto alla cassa straordinaria, con 38 milioni di ore autorizzate.
Il fisco, intanto, ha sbloccato i crediti vantati dalle case automobilistiche per la rottamazione dei veicoli, mentre il governo annuncia di aver avviato una revisione delle tasse sul settore. L’intervento sugli incentivi, atteso da fine 2009, fornisce alle imprese una boccata d’ossigeno. Alla sola Fiat consente di utilizzare 500 milioni di crediti. L’ok è scattato con una risoluzione interpretativa dell’Agenzia delle entrate. Il meccanismo è semplice: le case anticipano, di fatto, gli sconti che lo Stato riconosce a chi acquista un’auto nuova rottamando quella vecchia. Questo credito può, quindi, essere scalato dalle imposte dalla stessa società ma se - vista la difficile congiuntura - gli utili si riducono e le tasse dovute non consentono di assorbire il credito, questo diventa un peso fiscale per l’azienda. Ora, invece, dopo l’intervento delle Entrate, le società possono «cedere» il credito da altre dello stesso gruppo o anche «venderlo» ad altre società. Viene così rimosso l’ostacolo che non consentiva l’utilizzo di questi crediti.


In Parlamento, nel frattempo, si parla anche di possibili modifiche alle tasse automobilistiche. «Il governo ritiene prioritario giungere a una più chiara definizione della normativa fiscale», ha detto il sottosegretario alle Finanze, Daniele Molgora.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica