L'Artico è una delle aree più delicate del pianeta, al centro di trasformazioni ambientali e geopolitiche senza precedenti. Da questa consapevolezza è partito l'intervento del presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, durante la conferenza nazionale dedicata a "L'Artico, la Difesa e il Sistema Paese nelle nuove sfide della competizione globale", che si è svolta a Roma.
Pontecorvo, dopo aver sottolineato come "la regione artica rappresenti oggi il punto di convergenza di una duplice transizione, ambientale e geopolitica", ha spiegato come Leonardo, leader nazionale e attore di primo piano nel settore della difesa e dell'aerospazio, "sia pronta a contribuire con soluzioni concrete, sviluppate in Italia ma concepite per rispondere alle esigenze di sicurezza e resilienza globale nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e operativa".
L'azienda si propone come attore tecnologico di un ecosistema digitale interconnesso, sicuro e intelligentemente orientato alla protezione degli equilibri globali, capace di integrare capacità spaziali, cyber, terrestri, aeree e navali in una prospettiva autenticamente multi-dominio. "Operare nel dominio artico ha ricordato Pontecorvo significa misurarsi quotidianamente con le condizioni ambientali più estreme al mondo: temperature fino a 40 °C, lunghi periodi di oscurità, tempeste magnetiche, copertura satellitare discontinua e comunicazioni spesso compromesse". In tali contesti, la logistica, la manutenzione e la formazione diventano fattori strategici di resilienza.
Per rispondere a queste sfide, Leonardo ha sviluppato soluzioni integrate in grado di garantire sicurezza e operabilità anche nelle condizioni più estreme. Come l'elicottero AW101, piattaforma multiruolo capace di operare da 40 a +35 gradi, con autonomia superiore ai 1.400 km. "Utilizzato per missioni di Search and Rescue, Combat-SAR e trasporto tattico, rappresenta un modello di versatilità e sicurezza operativa in ambienti critici". Fondamentale è anche il contributo dello Spazio: la costellazione COSMO-SkyMed, fiore all'occhiello del sistema spaziale europeo, fornisce immagini radar ad altissima risoluzione in ogni condizione meteorologica, garantendo una conoscenza situazionale continua e tempestiva. Sul fronte terrestre, Leonardo offre soluzioni come le torrette HITROLE® Light, sistemi anti-drone e piattaforme "C5ISTAR" (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer, Cyber, Intelligence, Sorveglianza, Acquisizione obiettivi e Ricognizione) di nuova generazione, che rafforzano la dimensione informativa e decisionale delle operazioni. "Tutti gli asset - ha spiegato Pontecorvo - sono concepiti secondo una logica system-of-systems, ossia completamente integrata, a pieno supporto delle missioni congiunte e multinazionali in contesti ad alta complessità operativa".
Leonardo può mettere a disposizione dall'Intelligenza Artificiale per il riconoscimento automatico dei bersagli e la riduzione del carico cognitivo degli equipaggi, ai Gemelli digitali per l'addestramento realistico, fino al Quantum sensing e architetture cyber-secure per la protezione dei dati e la superiorità informativa anche in ambienti degradati. Non solo. Può garantire manutenzione predittiva e la realtà aumentata, per la gestione remota e intelligente di flotte e infrastrutture operative anche a migliaia di chilometri di distanza.
Tutte queste tecnologie si basano sull'infrastruttura del Digital Continuum di Leonardo, alimentato dal supercomputer Davinci-1, uno dei più potenti al mondo nel settore industriale, con oltre 6,6 petaflop di potenza di calcolo e 25 petabyte di
capacità di archiviazione. "Un ecosistema digitale - ha concluso Pontecorvo - che consente di trasformare i dati in decisioni e le informazioni in vantaggio competitivo, in una logica di piena integrazione multi-dominio".