“La campagna di comunicazione nasce per ribadire che le strutture accreditate sono pubbliche di fatto” spiega Michele Nicchio, Presidente di Aiop Lombardia.
Si è svolta con ampia partecipazione di clinici, rappresentanti istituzionali e società scientifiche la conferenza ‘Antibiotico-resistenze in Urologia‘, promossa dalla Società Italiana di Urologia (SIU). L’iniziativa ha posto al centro del dibattito nazionale un tema cruciale per la salute pubblica e la pratica clinica quotidiana: la crescente diffusione delle resistenze batteriche e la necessità di un uso razionale e consapevole degli antibiotici. “È un’iniziativa volta a sensibilizzare non soltanto l’opinione pubblica, ma anche la comunità medica e scientifica su un tema di estrema importanza – ha spiegato Giuseppe Carrieri, presidente della Società Italiana di Urologia (SIU), a margine della conferenza stampa – Si stanno sviluppando batteri ormai resistenti a qualsiasi tipo di terapia antibiotica, e questo lega le mani a noi medici, in particolare agli urologi, nel trattamento di patologie comunissime come le cistiti nelle donne o le prostatiti negli uomini. Se continuiamo così, tra pochi anni l’antibiotico-resistenza diventerà una vera e propria catastrofe sanitaria”.Secondo il presidente della SIU, “gli antibiotici sono diventati inefficaci perché usati troppo e male. La nostra giornata punta a richiamare l’attenzione sulla necessità di cure mirate, basate su esami specifici, e non più su terapie empiriche o sull’autogestione dei pazienti”. Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il progetto MAGA – Make Antibiotics Great Again, “un’iniziativa – ha aggiunto – che vuole promuovere il corretto uso degli antibiotici”. “Quest’anno l’OMS ha segnalato un incremento del 40% delle antibiotico-resistenze: un dato che dimostra come il problema stia diventando sempre più urgente”, ha concluso Carrieri.“Il problema – ha spiegato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) – non riguarda soltanto i medici, ma anche il mondo veterinario e alimentare, dove gli antibiotici vengono impiegati negli allevamenti. È dunque una sfida complessa, che coinvolge sanità, agricoltura e alimentazione” Ha aggiunto Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO)”.Il presidente della FNOMCeO ha poi sottolineato come “il ministero della Salute stia mostrando grande attenzione, in particolare grazie all’impegno del sottosegretario Gemmato, che ha più volte richiamato l’importanza della regolamentazione e, soprattutto, della formazione. Solo formando i professionisti sanitari si possono ridurre le prescrizioni inappropriate e favorire una valutazione clinica caso per caso”. Anelli ha poi richiamato la necessità di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini: “In Italia esiste ancora il malcostume di acquistare antibiotici senza ricetta. È fondamentale sensibilizzare la popolazione a utilizzare questi farmaci solo dietro prescrizione medica e rendere tutti gli attori del sistema – medici, farmacisti e pazienti – responsabili di un uso corretto e consapevole”.“L’impegno del governo è un impegno concreto – ha sottolineato il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato – quest’anno sono stati stanziati cento milioni di euro per gli antibiotici che servono a combattere l’antibiotico-resistenza, il ministro Giorgetti durante il G7 della Salute ha annunciato un investimento di 36 milioni di euro nel meccanismo push and pull appunto di ricerca e sostenibilità di nuove molecole per soddisfare la cura di pazienti affetti da patologie resistenti. In questa legge di bilancio poi – ha poi concluso Gemmato – con l’aumento del fondo per la farmaceutica si dà un ulteriori attenzione nei confronti della antibiotico-resistenza”.
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