da Teheran
Almeno settanta persone sono morte e altre 1.200 sono rimaste ferite in Iran per un terremoto di 6 gradi sulla scala Richter che ha colpito ieri mattina la provincia occidentale del Lorestan. Circa 330 villaggi sono stati distrutti, parzialmente o totalmente, dal sisma, ha detto il governatore locale Mohammad Reza Mohseni Sani, che ha fornito le cifre della catastrofe alla tv statale. La scossa si è verificata alle 4.47 locali, dopo altre due scosse minori (4,7 e 5,1 sulla scala Richter) sulla catena montana dello Zagros, gettando nel panico le popolazioni dei centri abitati che sono scese in strada.
Tra le cittadine colpite cè Burudjerd, dove sono state danneggiate case antiche e Durud, ma la terra ha tremato fino a Hamedan, nellomonima provincia vicino al Lorestan. I superstiti - hanno detto alcuni funzionari sul posto - hanno bisogno urgente di coperte, tende e medicinali, perché buona parte dei residenti ha passato la notte nei parchi e resta allaperto, dove la temperatura è piuttosto rigida.
Le immagini della tv hanno mostrato gente che scavava con le mani alla ricerca delle vittime e ruspe in funzione per rimuovere le macerie, ma è trapelata anche una certa insoddisfazione tra gli abitanti sulle operazioni di soccorso. Le linee elettriche, telefoniche e del gas sono per ora interrotte in alcune parti dellarea colpita.
Gli ospedali della provincia, che è scarsamente popolata, sono pieni di feriti e alcuni di questi sono stati dirottati nelle strutture sanitarie delle province contigue. Le autorità locali speravano di concludere le operazioni di soccorso - hanno sottolineato alcune fonti - prima dellarrivo della notte. Il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha ordinato comunque che aiuti demergenza siano garantiti alla zona colpita. Anche gli Stati Uniti hanno offerto assistenza umanitaria.
LIran è spesso colpito da movimenti sismici, uno dei quali nel dicembre 2003 ha provocato la morte di 31mila persone a Bam, nel Sud del Paese. Ma il più recente si è verificato appena sei giorni fa, il 25 marzo, in una zona montagnosa del Sud, facendo una vittima.
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