Terremoto Quelle scosse «normali» alla Spezia

Per gli esperti è tutto normale. Per i cittadini restano comunque un incubo. Sono scosse di piccola entità e che rientrano nella norma dell’attività sismica registrata in Italia, quelle avvenute nelle ultime ore in Liguria e Friuli Venezia Giulia. «Sono stati due terremoti piccoli e che non possono esser emessi in relazione fra loro, né con una sequenza sismica che conduca allo sciame in corso nell’Aquilano», dice il funzionario addetto al Servizio di sorveglianza sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Francesco Mele. La scossa avvenuta alle 4.10 di ieri mattina nella provincia della Spezia, di magnitudo 2.3, non supera nemmeno la soglia della magnitudo 2.5, a partire dalla quale i terremoti vengono segnalati alla Protezione civile. Quella avvenuta nella zona di Barcis (Pordenone) 19 minuti dopo la mezzanotte è stata di magnitudo 2.7. «Scosse di magnitudo superiore a 2.

5 sono del tutto normali in Italia: se ne registrano circa 600 l’anno, ossia uno o due al giorno», osserva Mele. Le scosse inferiori a 2.5 sono fino a dieci volte superiori: se ne registrano fino a 6.000 o 7.000 in un anno.

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