Il fallito attentato di ieri sul volo Delta 253 partito da Amsterdam e diretto a Detroit richiama alla memoria quello del 22 dicembre 2001 che ebbe per protagonista Richard Reid, un cittadino britannico oggi 35enne. Ad appena tre mesi dagli attentati dell'11 settembre, tentò di far saltare in aria un aereo della American Airlines con il materiale esplosivo che aveva nascosto nelle sue scarpe da ginnastica.
Con 197 persone a bordo, l'aereo era partito da Parigi ed era diretto a Miami. Come per il 23/enne nigeriano Abdul Faruk Abdelmutallab, anche in questo caso furono provvidenziali il coraggio e la prontezza di spirito di alcuni passeggeri e degli assistenti di volo, che bloccarono Reid mentre stava cercando di accendere una piccola miccia che avrebbe innescato l'esplosione mentre l'apparecchio era in volo sull'Atlantico.
Lo 'shoe bomber' (terrorista delle scarpe), come è stato soprannominato, è attualmente rinchiuso nel carcere federale di Florence, in Colorado, dopo essere stato condannato all'ergastolo nel 2003 al termine di un movimentato processo celebrato a Boston. Durante il dibattimento, Reid aveva più volte inveito contro la corte e gli Usa, denunciando la politica americana nei confronti dei paesi islamici. "Sono un membro di Al Qaida - aveva detto - ho giurato fedeltà ad Osama bin Laden e sono un nemico del vostro paese".
Al processo di era dichiarato colpevole di tutti gli otto reati che gli erano stati contestati ed aveva proclamato più volte il suo amore per l'Islam. Reid era un piccolo criminale che si era convertito in carcere in Gran Bretagna.
Dopo essere entrato in contatto con esponenti di Al Qaida, aveva ricevuto addestramento al terrorismo ed aveva girato a lungo l'Europa e il Medio Oriente, studiando aeroporti, stazioni e altri possibili bersagli per attentati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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