Venezia - Da Vicenza a Venezia, da Padova a Firenze. Un'operazione a tappeto ha sgominato una cellula maghrebina che inneggiava al martirio per la causa islamica. La cellula auspicava, infatti, che gli attentati dell’11 settembre avessero seguito. Per questo, secondo quanto si è appreso, 26 algerini sono stati indagati per associazione con finalità di terrorismo nell’ambito dell’operazione della polizia in corso in varie regioni d’Italia. L’indagine avviata dalla Digos di Venezia e coordinata dall'Ucigos, polizia di prevenzione, è partita dal controllo di tre stranieri che a Napoli gravitavano nell’ambiente della falsificazione di documenti. Agli indagati viene contestato, infatti, anche il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L'operazione della polizia L’operazione condotta dalla polizia giunge al termine di un’indagine avviata dalla Digos di Venezia a partire dal marzo del 2007 nei confronti di ambienti integralisti che gravitavano intorno alla moschea di via dei Mille a Vicenza, guidata da un imam yemenita anch’egli indagato nell’ambito dell’indagine.
Presso la moschea di Vicenza erano tra l’altro approdati tre estremisti algerini, simpatizzanti dell’ideologia takfir, provenienti da Napoli, dove erano già stati coinvolti a vario titolo in attività di falsificazione di documenti a sostegno di gruppi jihadisti. Tra gli indagati c'è anche l’imam yemenita della moschea di Vicenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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