Il "tesoro" degli Agnelli nel mirino del Fisco Procura: "Non c'è reato"

L’Agenzia delle Entrate indaga sull’eredità degli Agnelli. Potrebbero esserci capitali fino ai 2 miliardi di euro nascosti all’estero mai dichiarati al fisco. Inchiesta aperta in seguito alle notizie diffuse dagli stessi eredi

Il "tesoro" degli Agnelli 
nel mirino del Fisco 
Procura: "Non c'è reato"

Roma - L’Agenzia delle Entrate indaga sull’eredità degli Agnelli. Potrebbero esserci capitali per oltre un miliardo all’estero mai dichiarati al fisco. La notizia, diffusa dal Tg5, è confermata dai vertici dell’amministrazione fiscale: l’indagine dell’Agenzia sul "tesoro" degli Agnelli "è stata aperta in seguito alle notizie diffuse dagli stessi eredi sulla esistenza di beni all’estero". Tuttavia, allo stato degli atti non sono a conoscenza della procura di Torino notizie che concretizzino ipotesi di reato.

Avviati i controlli sul tesoro degli Agnelli "Le diatribe sull’eredità sono note da mesi, sono su tutti i giornali e l’Agenzia, sulla notizia di possibili beni all’estero non dichiarati al fisco, come fa sempre ha anche in questo caso aperto l’indagine", ha spiegato il direttore Attilio Befera. I controlli sono stati avviati in concomitanza con l’approvazione del decreto anti-crisi, a fine giugno, che contiene una stretta sui beni detenuti illegalmente nei paradisi fiscali. L’Ufficio accertamento dell’Agenzia ha archiviato meticolosamente, si apprende da ambienti della stessa amministrazione, giorno per giorno le notizie sulla diatriba diffuse dagli stessi eredi, in particolare dalla figlia dell’avvocato, Margherita.

I tempi dell'indagine Quanto ai tempi dell’indagine fiscale, Befera non si pronuncia: "La stiamo seguendo, al momento non c’è nulla di nuovo, non ho nulla da commentare", si limita a rispondere. Tecnici dell’amministrazione fanno notare che qualora venisse accertata l’evasione, gli eredi Agnelli non potrebbero usufruire dello scudo, la norma che concede una sanatoria per chi rimpatria i capitali detenuti all’estero illegalmente, perchè esiste un procedimento in corso. Secondo il Tg5 si tratterebbe di capitali detenuti per lo più in Svizzera e la cifra potrebbe collocarsi tra 1 e 2 miliardi di euro. Margherita ha sempre puntato il dito contro i gestori del patrimonio.

Chiede l’esatto rendiconto dell’asse ereditario e, secondo quanto riferito sempre questa sera dal Tg5, ha citato in giudizio la madre: "Non volevo citare lei, sono stata costretta. Superato il lutto - sarebbero sempre parole della figlia dell’avvocato riferite nel Tg di Clemente Mimun - per aver perso mio padre ora devo affrontare il dolore di aver perso mia madre".

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