Un «tesoro» sacro nascosto nei parchi urbani

Stefania Di Vetta

Esistono dei posti a Roma dove Fede e Natura si fondono, creando un tutt'uno. Luoghi che rinverdiscono, è proprio il caso di dire, quella spiritualità semplice, diretta ma al tempo stesso mistica, che la vita caotica di città tende inevitabilmente a inaridire.
Grazie a un censimento di Romanatura, che sovrintende alla gestione dei parchi capitolini, in collaborazione con la regione Lazio e l'associazione Natura Sacra è ora possibile conoscere e visitare i siti di interesse cristiano che si trovano all'interno delle quattordici aree protette dentro e fuori il Raccordo Anulare.
Durante il censimento, iniziato un anno fa, sono stati per la prima volta individuati trenta siti di interesse sacro disseminati nelle nove aree di competenza dell'ente capitolino.
Nel Monumento naturale di Galeria Antica ad esempio è possibile andare a vedere quello che resta della chiesa medievale di sant'Andrea e del borgo di Galeria, abbandonato nel 1809 a causa della malaria provocata, a quei tempi, dal ristagno nei mesi estivi del fiume Arrone.
Mentre poco distante, nel borgo di Santa Maria di Galeria, è possibile oggi visitare la chiesa di Santa Maria di Celsano, anch'essa di origine medievale.
Se poi ci si sposta più a sud, nella Riserva di Decima Malafede, nei pressi della tenuta dei Massimi è possibile vedere la cappella di san Giovanni Battista annessa alla villa pontificia della Magliana, una delle sedi dei cavalieri di Malta. Ma il viaggio per chi volesse (e potesse) sarebbe quasi interminabile, in grado di toccare tutti gli angoli della capitale, che per il verde presente è il primo comune d'Italia.
«L’individuazione di chiese e cappelle nascoste nei parchi - ha spiegato il presidente di Romanatura Massimo Bugli - è stata l’occasione per riscoprire luoghi di grande fascino, custodi di tradizioni che hanno contribuito a scrivere la storia della città».
«Molti dei siti - ha poi sottolineato - appartengono a privati, altri si trovano in uno stato di degrado e necessitano di urgenti lavori conservativi. Questo lavoro vuole essere anche l’occasione - ha poi concluso Bugli - per sensibilizzare l’opinione pubblica e consentire, ove possibile, il recupero e la valorizzazione di beni di alto interesse culturale, storico e archeologico».
Insomma un itinerario immerso nel verde a due passi da casa, che permette di riscoprire luoghi e paesaggi densi di suggestioni e spiritualità.

Alla presentazione hanno partecipato, tra gli altri, il vicedirettore della sala stampa vaticana padre Ciro Benedettini, il principe Enrico Filadoro Caracciolo, il presidente di Romacapitale Luca Nitiffi, Franz Turchi, Emilio Severoni di Natura Sacra e il responsabile del progetto Massimiliano Tommasi.

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