Richieste elevate e rendimenti in calo. Anche i titoli del debito italiano beneficiano del clima di maggiore serenità sui mercati, come confermato dallasta di ieri con cui il ministero del Tesoro ha collocato 10,5 miliardi di euro di Bot semestrali e Ctz, ricevendo dagli operatori domande complessive per oltre 19,4 miliardi di euro, con rendimenti, rispettivamente, pari all1,421% (-0,277% rispetto allultima asta) e al 2,626% (-0,311). Il rapporto tra domanda e offerta ha raggiunto picchi che non si vedevano da diversi mesi a questa parte toccando, rispettivamente, l1,82 per i Bot e l1,97 per i Ctz. Questo incremento è legato principalmente allaffievolirsi della tensioni sui mercati: «Non a caso - dice un operatore - gli spread tra la Germania e i Paesi periferici delleuro zona si sono ridotti in misura sensibile negli ultimi giorni». Molti investitori stanno inoltre scegliendo di mettere in portafoglio bond che «offrono margini di guadagno maggiore rispetto alle ridotte remunerazioni garantite dai titoli con la tripla A», come la Germania. Non è un caso se ieri lasta dei bund a 30 anni è stata un flop: a fronte dei 2 miliardi offerti sulla scadenza 2042 la domanda ha raggiunto a malapena 1,9 miliardi mentre limporto collocato effettivamente è stato solamente di 1,6 miliardi di euro. Uno studio di Unicredit non considera tuttavia dissolti i timori sul debito sovrano dei Paesi periferici, che continueranno infatti a minacciare la tenuta della crescita e la stabilità finanziaria dellarea.
La crescita del Pil delleuro zona dovrebbe registrare un rallentamento moderato nel 2011, attestandosi a +1,4% dopo l1,7% del 2010, mentre la Bce potrebbe aumentare i tassi, ora all1%, dello 0,25% nel vertice di dicembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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