L'organizzazione dei "gruppi di ascolto" In realtà, secondo la Procura, si tratterebbe di una vera e propria organizzazione dotata di cosiddetti "gruppi di ascolto" che avrebbero fornito le soluzioni ai test in tempo reale durante le stesse prove di preselezione universitaria, il 4 e 5 settembre, attraverso l’uso di telefonini ultrapiatti nascosti nelle zone intime o attraverso auricolari. I partecipanti alle preselezioni, secondo la Procura, erano tutti vestiti con abiti degli stessi colori, bianco e nero, per potersi riconoscere durante i test di ammissione ed avrebbero comunicato con l’esterno, o con alcuni componenti del "gruppo d’ascolto", anch’essi iscritti alle prove per fornire le risposte esatte a chi aveva pagato per partecipare al corso di formazione, organizzato ad hoc, a Polignano a Mare (Bari).
Implicato personale dell'ateneo pugliese Dalle indagini che hanno interessato il periodo 2002/2006, secondo la Finanza, è anche emerso una sorta di collegamento con il personale interno, amministrativo e docente ad eccezione dell’Ateneo di Bari, "dove - ha sottolineato con apprezzamento il procuratore Marzano - è stata posta in essere qualsiasi misura atta ad un corretto svolgimento dei test e per evitare questi imbrogli. L’unica cosa che mi tranquillizza e che l’Università non c’entra, ma bisognerà ripensare i test". "Tranquillo" si è detto anche il Rettore dell’Ateneo barese, Corrado Petrocelli, che questa mattina è stato ricevuto dal Procuratore di Bari prima dell’incontro con la stampa. "Avevamo blindato i test di preselezione in ogni modo e con ogni mezzo", ha detto uscendo dal Palazzo, ma non è bastato.
Sequestrati i test svolti La Guardia di Finanza ha sequestrato tutti i 1821 test del 4 e 5 settembre presso il Consorzio interuniversitario Cineca di Casalecchio di Reno (Bologna) e ha eseguito registrazioni filmate, foto, ed effettuato pedinamenti durante le prove con l’ausilio di una ventina di militari. Dalle indagini, ancora in corso, spuntano dei dettagli significativi e sconcertanti: per ogni studente, ad esempio, era iscritta almeno un’altra persona incaricata di aiutarlo direttamente o di comunicare all’esterno il contenuto del questionario ottenendo le risposte giuste da due differenti "sale operative", al di fuori dell’Università, attraverso sms o telefonate sui cellulari. Le schede telefoniche erano state sostituite poco prima delle prove, per evitare il rischio di intercettazioni, ed intestate a cittadini stranieri, anziani, etc. Ma alcuni componenti dei "gruppi di ascolto" avrebbero anche portato all’esterno delle aule i questionari per consegnarli ad altre persone che, a bordo di scooter, le avrebbero recapitate nelle "sale operative" dell’organizzazione.
A Catanzaro indagini sulla sottrazione dei modelli La situazione non migliora a Catanzaro, dove si indaga sulla sottrazione di modelli dai plichi inviati all’Università Magna Grecia per lo svolgimento dei test di ammissione ai corsi a numero chiuso gestiti dalla facoltà di Medicina. Sulla presunta sottrazione sta indagando il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Curcio, che sta esaminando gli atti per accertare dove ed a che scopo siano stati sottratti alcuni dei test che sono stati inviati all’ateneo del capoluogo calabrese. L’ipotesi che viene fatta, che attende comunque riscontro dall’esito delle indagini, è che i documenti siano stati sottratti per fare conoscere a qualcuno in anticipo le domande contenute nei test di ammissione. Proprio nell’Università di Catanzaro, tra l’altro, secondo quanto è emerso dalle indagini, ci sarebbero stati quattro casi di massimo dei voti nell’effettuazione dei test di ammissione rispetto ai sette registrati in tutta Italia. Una percentuale che si ritiene eccessiva e che proprio per questo fa ipotizzare presunte irregolarità.
Dagli accertamenti effettuati, inoltre, è emerso che il numero di modelli per il test di ammissione contenuti nei plichi sarebbe inferiore a quello che avrebbe dovuto essere inviato e che era dichiarato nel verbale di consegna. Nei prossimi giorni il sostituto procuratore Curcio potrebbe chiamare a deporre, nell’ambito dell’inchiesta, alcune persone informate dei fatti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.