Testamento biologico: Bagnasco contro Vincenzi

Testamento biologico: Bagnasco contro Vincenzi

L’istituzione di registri comunali per il testamento biologico è una «forma di pressione»: lo affermato l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco al termine dell’incontro dal titolo «Etica laica, etica religiosa», che si è svolto mercoledì sera nella cattedrale di San Lorenzo di Genova. Parlando del caso specifico di Genova Bagnasco ha poi affermato: «è un provvedimento che mi ha sorpreso», dal momento che «non ha nessun valore giuridico legale» e considerato che «la responsabilità di questa materia è a livello nazionale». «Sappiamo tutti - ha aggiunto Bagnasco - che in Parlamento c’è il lavoro di Commissione e quindi non vedo, nel modo più assoluto, né la necessità, che non esiste, né l’opportunità di anticipare queste cose». Bagnasco è intervenuto alla presenza, tra gli altri, del cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo metropolita di Bologna, e del direttore de Il Foglio, Giuliano Ferrara. La vicenda di Houben, l’uomo risvegliatosi dal coma dopo 23 anni, è un caso che «deve far riflettere molto» e «deve far pensare tutti, non soltanto la comunità scientifica, ma anche la società umana, i legislatori e l’opinione pubblica»: ha aggiunto Bagnasco. Houben, ha precisato il cardinale, «non si è risvegliato», in realtà «non si è mai addormentato. È questo che hanno scoperto, finalmente, grazie ai mezzi ed alle tecnologie più avanzate».

«Mi ha colpito molto - ha proseguito Bagnasco - quello che lui, in qualche modo, ha detto e cioè la sua voglia di vivere senza poter reagire». Intanto, mentre si svolgeva il convegno, come ha fatto notare Luca Mazzolino, nostro lettore, sulla piazza le femministe hanno suonato e cantato così rumorosamente da rendere difficile seguire il convegno.

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