Il testimone Anche l’egiziano visto nell’istituto islamico

Mohamed Game potrebbe non essere l’unico frequentatore di viale Jenner, fra i tre aspiranti kamikaze di Milano. Anche uno dei due complici potrebbe essere una «faccia conosciuta» nell’ambito della comunità musulmana milanese, e in particolare dell’Istituto culturale islamico di viale Jenner.
Anche Abdel Hady Abdelazim Mahmoud Kol, l’idraulico egiziano di 52 anni, è stato visto probabilmente nel corso di una delle celebrazioni promosse da quello che è il secondo centro islamico cittadino di Milano.
A dirlo è uno degli esponenti più in vista della comunità, impegnato in una meticolosa opera di documentazione giornalistica della vicenda dei musulmani a Milano: «Sto riflettendo e cercando di controllare il materiale - ha detto - perché mi sembra di averlo visto, mi sembra una faccia conosciuta».


Il centro islamico di viale Jenner aveva subito preso le distanze dall’attentatore: «Non vedo perché dovrebbe esserci un legame» ha dichiarato immediatamente il direttore Abdel Hamid Shaari, prima di dover ammettere, circa due ore dopo, che sì, Mohamed Game «veniva a pregare da noi».

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